Al centro della narrazione di Franz Kafka vi sono diverse tematiche, dall’esclusione alla incomunicabilità, dalla solitudine all’angoscia dell’uomo di fronte al mistero della vita e della sua impotenza a trovare risposte al problema del male e dell’esistenza di Dio

"Esercitare il pensiero", la straordinaria rubrica di Giancarla Perotti

RUBRICA
Le tematiche trattate da Franz Kafka nei suoi scritti: solitudine, angoscia esistenziale, burocrazia, riflessioni sulla condizione umana, esclusione frustrazione offrono un modo per riflettere sulle complessità del mondo contemporaneo e sulle sfide che affrontiamo quotidianamente.

Al centro della narrazione di Franz Kafka vi sono diverse tematiche, dall’esclusione alla incomunicabilità, dalla solitudine all’angoscia dell’uomo di fronte al mistero della vita e della sua impotenza a trovare risposte al problema del male e dell’esistenza di Dio. Il tutto unito a senso di colpa e a un costante timore della condanna.
Queste categorie vengono espresse dallo scrittore nei suoi romanzi e racconti che contengono molteplici generi, che spaziano tra il fantastico, l’allegorico, lo psicologico. I suoi personaggi sono tormentati da leggi misteriose e da apparati burocratici assurdi, tormentati da un oscuro destino.

Franz Kafka (1883-1924) è nato a Praga da un commerciante, il durissimo padre delle famose Lettere al padre, gracile e sensibile, così si presenta, è un mal contento annoiato da tutto, unico luogo vitale per lui è la scrittura. L’impiego in una compagnia di assicurazioni per gli infortuni sul lavoro, imposto dalla famiglia, non le impedisce di affermare la bellezza della letteratura. Invita, trasmuta, dalla formazione ai labirinti psichici. Il mondo lo consacra con il tempo come il mistero Kafka che poi siamo tutti noi.
Era il primogenito di una famiglia ebrea di lingua tedesca. Suo padre, Hermann Kafka, era un uomo d'affari autoritario, mentre sua madre, Julie Löwy, proveniva da una famiglia benestante. Kafka ebbe un rapporto complesso e conflittuale con il padre, che influenzò gran parte della sua vita e delle sue opere. Studiò giurisprudenza all'Università di Praga, dove conseguì il dottorato nel 1906. Durante i suoi studi, iniziò a scrivere e fece amicizia con Max Brod, un collega scrittore che sarebbe diventato il suo più stretto amico e biografo.
Dopo la sua morte a causa di tubercolosi polmonare, avvenuta in un sanatorio, in Austria, è considerato uno degli scrittori più influenti del XX secolo, noto per le sue opere che esplorano temi di alienazione, burocratizzazione e ansia esistenziale.

Questo scrittore è attuale anche nel XXI secolo, e le sue opere continuano a risuonare profondamente in un mondo che, in molti aspetti, sembra riflettere le ansie e le tensioni che Kafka ha esplorato nella sua scrittura. Egli rimane attuale soprattutto per quanto riguarda il pensiero sulla disumanizzazione. La sua visione di un mondo dominato da sistemi burocratici opprimenti e a volte incomprensibili è rilevante anche oggi. Infatti, la burocrazia, sia nel settore pubblico che in quello privato, continua a crescere vertiginosamente, e spesso le persone si sentono alienate e impotenti di fronte a meccanismi che sembrano insensibili e distaccati dalle necessità umane. L'esperienza odierna di affrontare sistemi burocratici che sembrano più interessati a mantenere la propria esistenza piuttosto che a servire le persone ricorda molto i mondi kafkiani descritti in opere come "Il processo" e "Il castello".
E che dire dell’alienazione e dell’ansia esistenziale? Altri temi centrali nelle sue opere, non possiamo negare che sono condizioni che molte persone esperimentano ancora oggi.

La globalizzazione, la tecnologia e i cambiamenti sociali rapidi possono far sentire le persone isolate e disconnesse, sia dagli altri che da loro stesse. L’opera "La metamorfosi", esplora la sensazione di essere estranei in un mondo che non si capisce più, un sentimento che è ancora molto comune nell'epoca contemporanea.
Il mondo, oggi, spesso sembra caratterizzato da un senso di assurdità che Kafka ha descritto molto bene. Eventi globali imprevedibili, come crisi economiche, pandemie e cambiamenti climatici, possono far sembrare la realtà assurda e caotica, simile a quella rappresentata nelle storie di Kafka. La sensazione di essere intrappolati in situazioni senza senso, dove le regole sono incomprensibili e le autorità sono inaccessibili è un’esperienza kafkiana in cui molti si riconoscono nel tempo presente.

Inoltre, con l'ascesa della tecnologia digitale e la crescente sorveglianza da parte di governi e aziende, le preoccupazioni di Kafka riguardo al controllo, alla privacy e alla perdita di autonomia individuale sono più attuali che mai. Le persone si trovano spesso monitorate e valutate da sistemi automatizzati, senza una chiara comprensione di come funzionano o di come influiscono sulle loro vite, un'esperienza che ricorda il controllo oppressivo e insidioso descritto da Kafka.

Kafka, che lavorava in una compagnia di assicurazioni e scriveva spesso della fatica e dell'alienazione del lavoro, potrebbe essere visto come un precursore delle discussioni moderne sul burnout e sulla cultura del lavoro. Oggi, in molti ambienti lavorativi, le persone si sentono pressate da richieste incessanti, con una crescente disconnessione tra il lavoro che svolgono e il loro senso di identità e realizzazione personale. Le esperienze di Kafka sono specchio delle preoccupazioni odierne riguardo al bilanciamento tra vita lavorativa e personale.
L'opera di Kafka continua a ispirare non solo la letteratura, ma anche il cinema, la televisione e le arti visive. Il termine kafkiano è entrato nel linguaggio comune per descrivere situazioni che sembrano surreali, oppressive e senza senso, dimostrando quanto Kafka sia ancora parte del nostro modo di comprendere e descrivere il mondo. Egli è un autore la cui opera continua a parlare al presente. Le sue intuizioni sulla burocrazia, l'alienazione, l'assurdità e l'oppressione del potere sono oggi più che mai rilevanti. Le sue storie, piene di angoscia esistenziale e riflessioni sulla condizione umana, ci offrono un modo per riflettere sulle complessità del mondo moderno e sulle sfide che affrontiamo. Lo scrittore ci ricorda la necessità di riconoscere i limiti della nostra comprensione e di rimanere critici di fronte alle forze disumanizzanti che possono minacciare la nostra libertà e dignità.
Tra le sue opere principali considerate capolavori evidenziamo: "La metamorfosi" del 1915, che è un racconto breve in cui il protagonista, Gregor Samsa, si sveglia una mattina trasformato in un enorme insetto. Il racconto esplora temi di alienazione, identità e il rapporto tra individuo e famiglia. Il processo, pubblicato postumo nel 1925, un romanzo incompiuto che narra la storia di Josef K., giovane procuratore di banca che viene arrestato e perseguitato da un sistema giudiziario impenetrabile e anonimo, senza mai conoscere il crimine di cui è accusato. Il romanzo è una critica dell'assurdità della burocrazia e dell'impotenza dell'individuo di fronte a forze incomprensibili. Il castello anche questo pubblicato postumo nel 1926, racconta la storia di K., un agrimensore che cerca invano di ottenere l'accesso a un misterioso castello che domina un villaggio. Il libro esplora temi di esclusione, burocrazia e il desiderio frustrato di raggiungere un obiettivo irraggiungibile.

Vita personale
Kafka non si sposò mai, ma ebbe diverse relazioni importanti, la più significativa delle quali fu con Felice Bauer, con la quale fu fidanzato due volte. Le lettere alla fidanzata Felice, raccolte in "Lettere a Felice", offrono un'intima visione della sua vita interiore e delle sue lotte personali. Egli soffrì per gran parte della sua vita di problemi di salute, tra cui emicranie, insonnia e depressione. Nel 1917, gli fu diagnosticata la tubercolosi, una malattia che all'epoca era spesso fatale. Negli ultimi anni della sua vita, la malattia peggiorò, costringendolo a trascorrere molto tempo in sanatori e a ritirarsi dal lavoro, morì il 3 giugno 1924, cento anni fa, in un sanatorio a Kierling, vicino a Vienna, all'età di 40 anni, a causa delle complicazioni della tubercolosi. Prima di morire, Kafka chiese a Max Brod di distruggere tutti i suoi scritti non pubblicati, ma Brod ignorò il suo desiderio e pubblicò postumi molti dei suoi lavori, contribuendo alla fama di Kafka come uno dei più grandi scrittori del XX secolo.

Pensiero
Il pensiero di Franz Kafka è complesso e sfaccettato, che riflette temi di alienazione, assurdità, potere, identità e l'angoscia esistenziale. Sebbene Kafka non fosse un filosofo sistematico, le sue opere letterarie offrono profonde riflessioni sulla condizione umana, spesso in modi paradossali e inquietanti. Il termine "kafkiano" è diventato sinonimo di situazioni surreali, oppressive e prive di senso, un marchio distintivo del suo stile e della sua visione del mondo.
Kafka è noto per il suo stile lucido e diretto, che contrasta con il contenuto surreale e spesso inquietante delle sue storie. La sua prosa è sobria e precisa, ma gli eventi narrati sono spesso assurdi e spiazzanti, creando un effetto di straniamento nel lettore. Questa combinazione di stile realistico e contenuti surreali contribuisce alla qualità "kafkiana" delle sue opere.
In conclusione il pensiero di Kafka, espresso attraverso la sua narrativa, è un'esplorazione profonda e disturbante della condizione umana in un mondo moderno caratterizzato da assurdità e potere opprimente. Le sue opere continuano a essere lette e studiate per la loro capacità di esprimere l'angoscia esistenziale e l'impotenza dell'individuo di fronte a forze più grandi di lui. Kafka rimane una delle voci più importanti e originali della letteratura moderna, e il suo lavoro continua a influenzare scrittori, filosofi e artisti in tutto il mondo.

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