L’incontro tra i rappresentanti delle due comunità sotto il segno della Madonna della Marina
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Si è conclusa la visita istituzionale della delegazione della città bulgara di Loveč, ospite di San Benedetto nei giorni del 26 e 27 luglio, in occasione della Festa della Madonna della Marina.
La delegazione, capeggiata dal sindaco di Loveč Stratzimir Petkov e dalla dirigente della Scuola superiore di medicina veterinaria Gabriela Georgieva, ha contraccambiato la visita istituzionale compiuta alcune settimane fa in Bulgaria del sindaco Antonio Spazzafumo e dell’assessore alla cultura Lia Sebastiani, ed è avvenuta in uno dei periodi più significativi per la comunità sambenedettese, quello dei festeggiamenti per Santa Maria della Marina.
Nel corso del fine settimana, la delegazione ha visitato i luoghi simbolo della cultura e della storia della città, come il Museo del mare, accompagnata dal sindaco Spazzafumo e dall'assessore Sebastiani.
<<La nostra San Benedetto è una città di mare, aperta e da sempre vocata allo scambio e alla condivisione - ha detto il sindaco a chiusura della visita -. Quest’opportunità di instaurare nuovi legami di amicizia con la comunità di Loveč si inserisce in questo contesto e rafforza la nostra volontà di aprire nuovi orizzonti per la nostra comunità, soprattutto per i nostri giovani. Se l’Europa deve essere una comunità di intenti, noi crediamo che allora debba essere questo lo spirito che anima un Comune: lo spirito di chi getta ponti verso nuovi lidi, verso nuove opportunità di crescita e, soprattutto, verso nuove amicizie>>.
<<La visita della delegazione di Loveč - ha aggiunto l'assessore Sebastiani - ha rappresentato un momento prezioso di confronto e condivisione tra culture, rafforzando il dialogo tra le nostre comunità nel segno dell’amicizia e della cooperazione. Accogliere i rappresentanti della città bulgara proprio nei giorni della nostra festa più identitaria ha dato un significato ancora più profondo all’incontro. Cultura, istruzione e relazioni istituzionali sono i pilastri su cui costruire progetti comuni e duraturi. Siamo convinti che da questo primo passo potranno nascere percorsi di scambio in ambito scolastico e formativo, capaci di offrire ai nostri giovani nuove opportunità, visioni e orizzonti europei>>.
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