Presto riprenderanno i monitoraggi della polizia municipale su Albula, Ragnola e canale consortile
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Interrotti dopo il 2014, riprenderanno a breve le campagne di monitoraggio periodico sulla qualità delle acque che i tre principali corsi d’acqua che attraversano la città, ovvero Albula, Ragnola e canale consortile in zona Sentina, riversano in mare.
Si è tenuta ieri, 21 novembre, una riunione operativa, coordinata dal vicesindaco e assessore all’ambiente Antonio Capriotti, per definire i compiti in vista della firma di un nuovo protocollo d’intesa che stabilisca i compiti di ciascun soggetto coinvolto: vi hanno preso parte, oltre ai funzionari e ai dirigenti delle aree ambiente e polizia municipale, anche rappresentanti di CIIP, Picenambiente e del comune di Monteprandone. Hanno già dato la loro disponibilità ad aderire anche il comune di Acquaviva e la provincia di Ascoli Piceno.
Verosimilmente a partire dal nuovo anno, personale della polizia municipale, con i tecnici della CiaLab, l’azienda che supporta il Comune nelle operazioni di controllo ambientale, inizierà una serie di attività coordinate per verificare qualità e provenienza di tutti gli scarichi che interessano le tre aste fluviali, provenienti sia da abitazioni civili, sia da insediamenti produttivi, impianti di depurazione compresi (da qui l’esigenza di coinvolgere CIIP e i comuni di Acquaviva e Monteprandone), accertando se sono in regola sulle norme in materia.
Si coglierà l’occasione anche per un controllo sulle situazioni di potenziale criticità idrogeologica, e si monitoreranno i punti dove le acque, specie durate la bella stagione, ristagnano, per valutare l’entità di un possibile intervento volto alla loro fitodepurazione.
<<Dal 2014 quest’attività era sospesa - spiega il vicesindaco Capriotti -. La riprendiamo nella convinzione che sia un’azione cruciale per assicurare la qualità delle nostre acque, e assicurarci il rispetto di una delle condizioni essenziali per continuare a fregiarci della Bandiera blu>>.
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