Dal Forte Malatesta, l'iniziativa è pensata come un’occasione per presentare le proposte didattiche della mostra al mondo della scuola
Redazione
ASCOLI PICENO
Dopo la trionfale apertura avvenuta, sabato 4 marzo, al Forte Malatesta, la mostra “Tra luci e ombre. Tracce di vita dal carcere” inaugura il ricco programma di eventi che accompagneranno la mostra per tutto il periodo dell’esposizione fino al 4 giugno. Il percorso espositivo fa rivivere le atmosfere e le condizioni dei detenuti attraverso le suggestive testimonianze fotografiche di Paolo Raimondi, le installazioni immersive di Benedetta Fioravanti e Matteo Corradi, i documentari del fotoreporter Valerio Bispuri e del giornalista Remo Croci.
Gli eventi legati alla mostra entrano nel vivo, giovedì 9 marzo (ore 17), con l’Open day dedicato agli insegnanti. L’iniziativa è pensata come un’occasione per presentare le proposte didattiche della mostra al mondo della scuola.
<<Il percorso espositivo - spiegano le responsabili del dipartimento educativo dei musei civici Gioia Puliti e Cristina Peroni - può coinvolgere gli studenti nell’approfondimento di un delicato tema di carattere sociale, ovvero quello della detenzione carceraria e della sua funzione rieducativa. Per l’occasione il professor Stefano Papetti (direttore delle collezioni civiche e curatore della mostra), terrà una visita gratuita negli spazi espositivi e, a seguire, verranno illustraste le proposte didattiche realizzate con l’ausilio di supporti multimediali, app interattive, e contenuti audio video che cosentiranno un’esperienza immersiva totale>>.
Si prosegue, sabato 11 marzo (ore 17), con l’incontro dal titolo “Dal menù del carcerato alla dieta mediterranea. Il regime alimentare dei detenuti nel Forte ottocentesco, la dieta mediterranea e i grani antichi>>.
Grazie alla scoperta di inediti documenti d’archivio, lo scrittore Marco Corradi (autore del libro “Il carcere del Papa”), condurrà il pubblico in un affasciante viaggio dedicato ai menù che venivamo proposti ai reclusi nel carcere malatestiano dal 1830 al 1840. Il regime alimentare del carcerato ottocentesco è quello che oggi viene definito “dieta mediterranea” e a raccontarlo saranno Lando Siliquini (medico e scrittore che ha contribuito alla stesura della legge regionale sulla dieta mediterranea), Daniele Ciabattoni (agricoltore e fornaio titolare di “Grano”), e Amedeo Castelli (mugnaio e titolare dell’Antico Molino Santa Chiara di Ascoli Piceno).
A seguire, una degustazione di prodotti naturali a chilometro zero di aziende agroalimentari del territorio: l’olio e le olive dell’Oleificio "Silvestri Rosina", il pane, la pizza e i dolci realizzati con grani antichi dell’azienda agricola biologica "Grano" e dell'Antico Molino Santa Chiara, i vini dell’azienda agrobiologica "Aurora". Il costo dell’evento è di 12 euro e prevede l’ingresso alla mostra “Tra Luci e ombre”, l’incontro e le degustazioni. La prenotazione è obbligatoria ai numeri 0736/298213 - 333/3276129.
Molti gli appuntamenti in programma nelle prossime settimane: dibatti, presentazioni di libri, visite guidate inclusive nella lingua dei segni, e incontri con fotoreporter.
<<Il nostro obiettivo - afferma Papetti - è quello di restituire alla città una parte importante della propria storia legata a un edificio monumentale che oggi è destinato principalmente alle esposizioni di arte contemporanea, ma che fino a quarant'anni fa ha visto riecheggiare le voci, le richieste, e i lamenti di quanti vi hanno soggiornato per scontare la propria pena>>.
© Riproduzione riservata - L'Alba