L'associazione territoriale a sostegno dell'imprenditoria femminile
Redazione
CNA
Anche quest’anno, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne offre l'opportunità di riflettere sul ruolo della donna nella società moderna e, di conseguenza, anche nel mondo del lavoro.
Come purtroppo evidenziato anche dai recenti fatti di cronaca, la violenza contro le donne rappresenta ancora oggi una problematica estremamente attuale e quantomai allarmante sul piano sociale e culturale, che la Cna di Ascoli cerca quotidianamente di contrastare promuovendo, nella sfera professionale come in quella quotidiana, la parità dei sessi e spalancando le porte a tutte le donne che, con le loro idee innovative, contribuiscono attivamente al processo di crescita dell’associazione.
Nell’esprimere la propria vicinanza a tutte coloro che nella vita di tutti i giorni, tra le mura domestiche come sul posto di lavoro, si trovano costrette a convivere con pregiudizi, minacce, stalking e umiliazioni fisiche e psicologiche, la Cna di Ascoli conferma il proprio impegno nel tutelare l'imprenditoria femminile in ogni settore e ambito professionale.
Uno sforzo possibile grazie al contributo di donne coraggiose che ogni giorno superano difficoltà e ostacoli di ogni genere, continuando a fare impresa per il bene del territorio, contribuendo significativamente all'economia locale e aprendo la strada a imprenditrici e imprenditori di domani.
Dal punto di vista dell’associazione, infatti, al di là dell’indispensabile denuncia degli abusi subiti, la lotta contro la violenza sulle donne dev’essere finalizzata alla creazione di un ambiente sociale e lavorativo in cui le donne possano realizzare il proprio potenziale e costruire un futuro migliore per sé stesse e le generazioni future.
Eppure, al giorno d’oggi, le donne che lavorano si trovano spesso a fronteggiare discriminazioni che tendono a limitare le loro opportunità di successo, dalla difficoltà nel conciliare gli impegni familiari con l'attività imprenditoriale alla carenza di asili e servizi dedicati ai figli, fino ad arrivare alla mancanza di fiducia nell’accesso al credito.
In questo senso, per l’associazione è fondamentale adottare politiche e programmi che sostengano l'imprenditoria femminile promuovendo la parità di opportunità nel mondo del lavoro. In particolare, le donne devono poter contare su opportunità di formazione e finanziamento, sviluppando il proprio progetto imprenditoriale in una cultura inclusiva che assicuri parità in termini di opportunità e trattamento, programmi di conciliazione tra lavoro e vita privata, flessibilità lavorativa e politiche di prevenzione e contrasto delle discriminazioni di genere.
In fondo, la tutela dell'imprenditoria femminile è innanzitutto una questione sociale, che riguarda tuttavia da vicino anche le dinamiche economiche del territorio. Investire nelle donne e nelle loro capacità imprenditoriali significa aprire nuove possibilità di crescita economica, creare posti di lavoro e contribuire a una società più equa e inclusiva.
Lo dimostrano i dati elaborati dal Centro studi Cna Marche, che evidenziano un bilancio appena negativo nel confronto tra le imprese “rosa” attive sul territorio provinciale prima e dopo l’avvento della pandemia, delle recenti tensioni geopolitiche mondiali e del vertiginoso aumento dei costi di gestione che hanno provocato effetti devastanti sull’economia regionale.
Se infatti le Marche lamentano la perdita di ben 1.924 attività nel confronto tra il quadro imprenditoriale del 2022 e quello del 2018, a inizio anno la provincia di Ascoli poteva contare su 4.934 imprese attive in cui controllo e proprietà risultano prevalentemente in capo a donne, solo 132 in meno rispetto alle 5.066 registrate cinque anni fa. Il 23,9% delle aziende totali del territorio provinciale, peraltro, risulta a vocazione femminile, una percentuale perfettamente in linea con il 24% attestato nel 2018.
In particolare, nel 2022 il Piceno ha assistito alla perdita di 18 imprese femminili sulle 144 complessive in tutta la provincia, un dato che, al netto di un calo tutto sommato contenuto, conferma ulteriormente la capacità delle imprenditrici del territorio di affrontare al meglio le difficoltà del momento e di limitare così l’impatto della crisi.
È dalla loro viva voce che la CNA di Ascoli Piceno, una realtà territoriale a forte vocazione femminile, che vanta una maggioranza a tinte rosa sia nel gruppo dirigente di presidenza che nella struttura organizzativa, intende ripartire per lanciare un messaggio di speranza alle donne e alla società moderna.
«L’amore non è possesso - dichiara Arianna Trillini, presidente della Cna di Ascoli -. È uno scambio, una crescita, un offrirsi a vicenda. Premesse semplici, alla base di un sano rapporto di coppia, fondamento delle famiglie. Se il processo è disturbato, tutto implode. Occorre rivedere le motivazioni alla base dei comportamenti dannosi, perché, ancora e con tanta veemenza si continua a umiliare e maltrattare una donna, una compagna, una figlia. Quale gratificazione dall’opprimere la persona che dici di amare, quale conquista nell’ottenere sesso con la forza, quale una soddisfazione nell’impedire ad una ragazza di scegliere la sua strada. Le istituzioni, la collettività, noi tutti, dobbiamo enfatizzare la consapevolezza che la violenza è l’antitesi dell’essere Uomo. L’Uomo è l’elemento centrale nella società: attraverso le sue capacità, consapevole delle proprie responsabilità deciderà quale contributo vorrà dare a questo mondo. Al pari della Donna».
«Ho iniziato a lavorare come pittrice e ceramista nei primi anni Novanta - ricorda Barbara Tomassini, presidente Cna artistico e tradizionale Marche - e posso dire che essere donna, in campo artistico, non è affatto semplice. In Italia sono pochissime le donne pittrici affermate in campo artistico, in quanto faticano a ottenere la stessa credibilità di un uomo. Personalmente, per farmi valere e rispettare anche come persona, ho sempre dovuto combattere con il mio essere donna e con il rischio di essere importunata sul lavoro: per pregiudizio, infatti, l’artista è sempre visto come un soggetto particolare e misterioso, in grado di attrarre. Le donne, inoltre, devono continuamente dimostrare di essere in grado di lavorare e, in caso di premi e riconoscimenti, si fatica a credere che siano legati al merito e al talento».
«In famiglia mi hanno insegnato fin da piccola l’importanza di essere indipendenti e il valore della libertà - aggiunge Doriana Marini, presidente Cna federmoda Marche - Sono cresciuta con questi valori, che mi hanno poi guidato nelle mie scelte professionali e di vita. Nella nostra società, per via degli stereotipi che legano la donna alla cura dei figli e delle persone fragili, chi ha famiglia ha molte più difficoltà in termini di indipendenza, ma fortunatamente al di là di questo aspetto non noto molte differenze tra uomo e donna che vogliono fare impresa. La mia azienda è composta principalmente da donne ed è attiva in un settore che, per la cura e l’attenzione al dettaglio richieste nelle lavorazioni manuali, è tradizionalmente legato alla figura femminile. In questo senso, sono convinta che il confronto quotidiano sul lavoro contribuisca a ridurre i rischi di subire abusi e violenza di genere».
«Sempre più donne emergono in ruoli di leadership nel mondo imprenditoriale, portando una preziosa diversità di prospettive e competenze - conferma Selene Re, presidente CNA Giovani imprenditori Marche - È essenziale che le donne affrontino senza esitazioni il confronto con gli uomini, poiché la forza delle idee e della competenza supera il genere. La presenza crescente delle donne in ruoli chiave dimostra la graduale caduta delle barriere, contribuendo alla creazione di una cultura aziendale più inclusiva. Incoraggiare le donne imprenditrici a perseguire i propri obiettivi è cruciale per aprire nuove strade e dimostrare che il talento e la determinazione guidano il successo imprenditoriale. In un mondo imprenditoriale in evoluzione, la diversità di prospettive delle donne è un catalizzatore per l'innovazione, plasmando positivamente il futuro delle imprese e contribuendo alla creazione di ambienti lavorativi più stimolanti per tutti».
«Purtroppo siamo ancora lontani dal raggiungere una parità sul piano dei diritti, in particolare ampliando l’orizzonte anche alle donne straniere che oggi cercano di trovare il proprio posto nel mercato del lavoro italiano - sottolinea Sandra Gouveia, presidente del comitato Impresa Donna della Cna di Ascoli -. Gli stipendi più bassi rispetto agli uomini rappresentano indubbiamente un limite, così come la maternità e gli orari di lavoro spesso incompatibili con le esigenze familiari, specie nei settori prevalentemente al femminile. Oggi le donne sono costrette a scegliere tra la famiglia e la carriera. A parità di competenze, inoltre, per emergere e raggiungere lo stesso status di un uomo le donne devono sfidare i pregiudizi e mettersi continuamente in discussione, oltre a fare i conti con le limitazioni imposte da scuole e asili nidi, che in altri Paesi restano aperti ben oltre i nostri orari. Personalmente sono una nonna giovane, che tuttavia lavora fino a tardi e fa fatica a offrire sostegno nella crescita dei nipoti. Lo Stato, purtroppo, non offre un grande sostegno alle piccole aziende, alimentando una discriminazione che finisce poi per ripercuotersi sulle lavoratrici, spesso poco tutelate. È necessario aiutare chi fa impresa e, di conseguenza, le donne che lavorano e che costituiscono il motore della società, altrimenti anche le nuove nascite continueranno a diminuire».
«Noi donne abbiamo faticato molto per ottenere credibilità nel rivestire posizioni lavorative prettamente maschili e, ancora oggi, ci troviamo spesso penalizzate nel mondo del lavoro - sostiene Barbara Pietrolungo, presidente Cna trasporto merci Ascoli -. Siamo chiamate a svolgere il doppio ruolo di imprenditrici e mogli e, senza un aiuto in casa diventa difficile garantire la stessa disponibilità professionale degli uomini. Fortunatamente, però, noto una graduale apertura in ambito lavorativo anche nel mio settore, con sempre più donne, specie al nord, al volante di tir. Al di là del dramma delle recenti vicende che hanno inevitabilmente scosso la coscienza popolare, sulla scia dei numerosi esempi positivi al femminile offerti dalla CNA di Ascoli Piceno resto fiduciosa per il futuro delle donne sul piano professionale»
«Fortunatamente, in 25 anni di attività, non ho mai riscontrato problematiche sul piano lavorativo, pur essendo attiva in un settore prevalentemente al maschile - afferma Deborah Caioni, presidente CNA Trasporto persone Ascoli Piceno - Noto con piacere che le donne sono sempre più benvolute e apprezzate nel mondo del lavoro, anche grazie a esempi virtuosi come quelli su cui possiamo contare all’interno del sistema Cna».
«Noi donne, sul lavoro, diamo sempre il massimo con grande capacità di organizzazione - dice Laura De Simone, presidente CNA Estetica Ascoli Piceno - Ho alle spalle 25 anni di attività e so bene quanto lavorare nel settore dell’estetica possa essere duro, dal punto di vista fisico e psicologico. Nel frattempo, la crescita dei figli richiede impegno e comporta anche preoccupazione. Viviamo in un mondo piuttosto caotico e, ad oggi, essere madri e genitori non è affatto semplice».
«Le donne si assumono ogni giorno grandi responsabilità all'interno delle aziende ed è fondamentale dare loro lo spazio necessario per garantire il successo di ogni realtà imprenditoriale - afferma Laura Siddu, presidente Altre attività del settore Estetica Cna Ascoli -. I sacrifici sono molti, in quanto le donne si trovano ad organizzare contemporaneamente la vita familiare, svolgono un ruolo attivo nella vita scolastica dei figli e nonostante gli impegni stanno ottenendo sempre più importanza all'interno della gestione aziendale, dimostrando di fatto grandi capacità imprenditoriali. Per me, ciò che manca alle imprenditrici è una specifica formazione per questo difficile ruolo, ma anche delle leggi concrete in difesa delle donne che possano garantire maggiore sostegno e parità di diritti.Con grande soddisfazione, associazioni come CNA sono riuscite a cogliere appieno l’importanza di poter contare sulle donne all'interno delle aziende, offrendo un bellissimo esempio per tutti e sostenendo in particolare le giovani imprenditrici che affrontano le sfide quotidiane».
La Cna picena ricorda che in caso di necessità è possibile contattare il numero unico antiviolenza 1522, gratuito e attivo h24, con operatrici qualificate pronte a offrire aiuto e sostegno psicologico via telefono o via chat alle vittime di stalking e di violenza.
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