Il provvedimento emanato in risposta all’invito della Regione Marche
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Nei giorni scorsi era arrivata una nota della Regione Marche (dipartimento infrastrutture, territorio e protezione civile - direzione ambiente e risorse idriche) che, nel confermare una situazione molto critica per quanto concerne il livello delle scorte idriche, sollecitava i sindaci a emanare apposite ordinanze volte alla limitazione degli utilizzi non essenziali dell’acqua. Un invito fatto proprio anche dal prefetto di Ascoli che aveva diramato un’apposita circolare.
Il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo ha pertanto firmato un’ordinanza che dispone fino al 30 settembre 2024 il divieto di:
- irrigare e annaffiare orti, giardini e prati;
- lavare aree cortilizie e piazzali, salvo per i servizi pubblici di igiene urbana;
- lavare privatamente veicoli a motore;
- riempire fontane ornamentali e vasche da giardino su aree private;
- riempire piscine su aree private, salvo quelle legate ad attività economiche turistiche o sportive;
- usare l’acqua per scopo diverso da quello alimentare domestico, per l’igiene personale e per l’abbeveraggio degli animali.
Con il provvedimento si invita la cittadinanza ad adottare comportamenti volti a un uso razionale e corretto dell’acqua, evitando inutili sprechi e collaborando così con gli altri attori coinvolti. Si chiede altresì di effettuare un controllo periodico e frequente dei contatori per segnalare tempestivamente al gestore eventuali perdite occulte e di riparare rapidamente eventuali perdite negli impianti interni alle abitazioni.
La polizia municipale e le altre forze dell’ordine vigileranno sul corretto uso della risorsa idrica e applicheranno ai trasgressori le sanzioni previste.
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