Importante iniziativa tra la Fideas, l'università di Camerino e le imprese locali
Redazione
FIDEAS
Progetto di filiera Green Soul – Sustainable Sportwear: dal recupero dei rifiuti tessili una spinta alla circolarità della moda, Pier Paolo Pennesi, brand Manager di Royal Row che si occupa di moda uomo di alta qualità e che si ispira aI blu del mare del suo territorio, durante l’incontro tecnico dello scorso 3 dicembre all’interno della società Port’O di Civitanova Marche, con l’azienda Taglio Everest, UNICAM, il suo spin-off EcCOItaly e le società di consulenza Fideas e Smarteam, ha sottolineato l’importanza del Progetto di filiera “Green Soul – Sustainable Sportwear” in termini di innovazione ed ecosostenibilità del tessile-moda-abbigliamento, mediante l’uso di tessuti riciclati, il riciclo della carta e della plastica utilizzate durante il ciclo produttivo dei capi e l’utilizzo di fibre naturali.
Lontano dai riflettori, Port’O a Civitanova Marche, Taglio Everest ad Appignano del Tronto e Maglificio Marea ad Ascoli Piceno hanno fatto una scelta strategica di sostenibilità e di responsabilità sociale: aziende tipicamente radicate sul territorio che hanno tutto l’interesse a rispettare e tutelare. Grazie al percorso intrapreso nell’ambito del progetto “Green Soul – Sustainable Sportswear” finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e finalizzato a interventi di supporto alla competitività del Made in Italy per la rivitalizzazione delle filiere produttive in area sisma, la filiera è pronta per lo sviluppo di sistemi innovativi per il riciclo dei tessuti usati e la realizzazione di capi con fibre riciclate o che vengono da produzioni ecosostenibili.
Se guardiamo all’utilizzo delle materie prime e risorse idriche, il tessile è il quarto settore produttivo dopo quello alimentare, le costruzioni e i trasporti. Vista la rilevanza del settore, il pacchetto di direttive europee sull'economia circolare ha stabilito che ogni Stato membro dovrà istituire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili a partire dal 1° gennaio 2025. L'Italia ha scelto di anticipare la data al primo gennaio 2022.
Per noi la sostenibilità è un impegno concreto, racconta Germano Antonini. Nell’azienda Taglio Everest che realizza capi per conto terzi, già da tempo è stato avviato questo processo virtuoso: il 25% del tessuto che resta dal taglio dei capi da realizzare viene conferito a una ditta locale che lo ricicla per realizzare pannelli fonoassorbenti per le auto; mentre, carta e film di plastica, utilizzati sugli stenditoi durante il taglio dei tessuti, vengono smistati per la raccolta differenziata.
I brand devono reinventarsi
Port’O ha iniziato a realizzare capi con fibre riciclate o che vengono da produzioni ecosostenibili, trattate con un ciclo ecosostenibile al 100%. La qualità ha un costo, ma salva le aziende e l’ambiente.
L’obiettivo è arrivare a produzioni a impatto zero in cui non si utilizzi la plastica. Anche se oggi un limite alle produzioni a impatto zero è dato dal tessuto adesivabile e dal toppone utilizzati per gli interni dei capispalla; quindi l’obiettivo da raggiungere è individuare nuovi prodotti ecosostenibili e naturali.
A tale scopo tra le imprese della filiera sono in corso studi di ricerca con la Società EcCOItaly e della Facoltà di Architettura e Design di Ascoli Piceno dell’Università di Camerino. La professoressa Federica Ottone ha avanzato proposte innovative sul riciclo delle fibre e la disponibilità a lavorare sul design del packaging e sul marketing delle produzioni.
Questa combinazione favorevole tra ricerca e know-how delle aziende in filiera potrà apportare al settore moda esempi da seguire per il cambiamento da un modello lineare di economia a uno circolare. Le aziende e i marchi potranno darne dimostrazione tramite certificazione ed etichette intelligenti.
PORT’O SRL
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