Giuliani: "Chiediamo maggiori garanzie alla nostra azienda sanitaria"





EMERGENZA
<<L'organizzazione sindacale USB, a seguito di segnalazioni, sente il dovere di esporre pubblicamente, la gestione 'improvvisata' che nuovamente non ha impedito la presenza di cluster e diffusione dei contagi da Covid tra gli stessi operatori sanitari e i pazienti ricoverati. Una gestione del tutto inaccettabile. Nel reparto di geriatria dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, arrivano notizie di 7 operatori positivi e di alcuni degenti, ma il numero potrebbe essere destinato a crescere, vista la gestione, a dir poco inaffidabile. Per quanto riguarda l'ortopedia dell’ospedale di Ascoli Piceno, ci sarebbero circa dieci degenti positivi, e diversi operatori tra infermieri, OSS e medici. Due i problemi che si prospettano di fronte alla presenza di questi cluster. Da una parte, infatti, la quarantena del personale risultato positivo priverà di figure professionali l’organico già fortemente sottodimensionato (anche del personale medico), dall’altra si impone il trasferimento in reparti Covid dei pazienti risultati infetti. Una procedura non facile, stante la carenza di posti letto, e reparti dedicati ad assistere degenti con covid, e la specificità delle patologie, tenuto conto che si registra la non disponibilità, nei due reparti specifici adibiti al Covid ovvero la Pneumo Covid di Ascoli e la Rsa di Ripatransone. Come già evidenziato da mesi e nell’ultima lettera inoltrata, il nostro sindacato vista la recrudescenza dei casi di positività al Covid nel nostro territorio, chiede che vengano riattivati e riaperti i reparti Covid, strutturati nell’ospedale 'Madonna del soccorso'. E' inaccettabile che a fronte dei pazienti da assistere non ci sia una gestione da parte dell’azienda sanitaria e che ci si improvvisi a oltre due anni dall'inizio pandemia. Per cui, stigmatizziamo fortemente, la 'procedura adottata' al momento, cioè quella di creare un reparto di fatto misto, di pazienti positivi al covid e di pazienti non colpiti dal virus, con l’enorme rischio mole di lavoro per gli operatori addetti all’assistenza, i quali devono dividersi tra addetti agli infetti, e gli addetti agli altri pazienti, dato che i percorsi e la struttura non sono attrezzati e adeguati a gestire i contagiati, con il rischio di causare altre positività tra pazienti e personale sanitario. In ortopedia ad Ascoli addirittura si è arrivati ad assistere in una singola stanza da quattro posti letto, due maschi e due donne affetti da Covid, mentre i ricoveri sono stati bloccati da sabato, 16 aprile, e nuovi ricoveri appoggiati in altri reparti, causando una diminuzione di posti letto 'no Covid' disponibili alla popolazione dell’Area Vasta 5. Gli operatori sanitari, che con professionalità e grande senso di responsabilità e umanità nei confronti dei pazienti hanno affrontato in questi due anni un periodo complesso, sono oramai allo stremo, poiché anche grazie alla mancanza di nuovo personale, sono costretti a coprire turni dei colleghi risultati positivi, nello specifico in geriatria si sarebbe deciso di sospendere, senza alcuna formalizzazione scritta, ma tramite gruppo WhatsApp totalmente illegittimo, le ferie. Chiediamo alla direzione dell'Area Vasta 5 di emanare una circolare che vieti espressamente tali metodi non conformi a norme, contratti, e leggi vigenti. I lavoratori non meritano questo trattamento con continue negazioni di diritti sanciti dal contratto nazionale. Pazienti positivi al Covid sarebbero stati sistemati in reparti puliti sia nell’ospedale di San Benedetto (geriatria), che nell’ospedale di Ascoli (ortopedia): questo a oltre due anni dalla pandemia, è assurdo e del tutto inaccettabile. Con queste decisioni si mette a rischio la sicurezza non solo dei lavoratori, ma di tutte le persone che frequentano i reparti. Per USB AV5, non è più tollerabile che ci sia da parte di questa dirigenza che è chiamata a garantire la salute dei cittadini, una tale improvvisazione e inadeguatezza. Per quanto sopra esposto, ribadiamo la necessità di: attivare posti letto e reparto Covid, nell'ospedale di San Benedetto, per i positivi che devono essere assistiti in reparti dedicati con tutte le procedure e strutture idonee a garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori a contatto con i pazienti, assumere stabilmente da graduatorie concorsi e mobilità quanto prima professionisti sanitari e socio sanitari, con un piano straordinario di assunzioni ed il superamento dei tetti di spesa, la proroga per i precari, 300 unità tra infermieri, OSS, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, amministrativi ecc, con un contratto di lavoro che dovrà essere valido almeno fino al 31 dicembre 2022. Infine USB chiede all’assessore regionale alla sanità, al direttore Asur Marche, al direttore dell'Area Vasta 5, e ai sindaci di Ascoli e San Benedetto di intervenire per dare risposte concrete ai cittadini del Piceno e ai lavoratori della medesima azienda che sono stanchi di sentirsi dire che va tutto bene. Non va tutto bene ed è ora che ognuno si assumi la propria responsabilità>>.


Ascoli Piceno, 20 aprile 2022                                                                                                                    
Mauro Giuliani





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