La Dichiarazione universale dei diritti umani ne riconosce l'importanza, affermando che tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona
Intervista e foto di Simone Corradetti
ASCOLI PICENO
La pace, intesa come assenza di conflitti e come stato di benessere globale, è da sempre considerata uno degli obiettivi più alti dell'umanità. È un ideale che ha ispirato filosofi, religioni e movimenti sociali in ogni epoca storica. Ma cosa significa esattamente che la pace è un bene universale? E quali sono le sfide che dobbiamo affrontare per raggiungerla?
Perché la Pace è un bene universale? Lo abbiamo chiesto al console onorario della Repubblica di Moldova (circoscrizione Marche e Abruzzo) Roberto Galanti.
Console Galanti, perché la pace è considerata un diritto naturale?
<<La pace è spesso considerata un diritto naturale dell'uomo, un bisogno fondamentale come il cibo e l'acqua. La Dichiarazione universale dei diritti umani ne riconosce l'importanza, affermando che tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona>>.
Lei, ha affermato in più occasioni che la pace è anche un valore intrinseco, ci spiega meglio questo concetto?
<<La pace ha un valore intrinseco, indipendentemente dalle preferenze individuali o culturali. Essa promuove lo sviluppo umano, la crescita economica e la cooperazione internazionale. Come fondamento etico la maggior parte delle religioni e delle filosofie etiche, promuovono la pace come un valore supremo. L'amore per il prossimo, la compassione e la tolleranza sono principi fondamentali che sostengono l'idea di una società pacifica>>.
Quali sarebbero le sfide per raggiungere la pace?
<<Nonostante l'importanza della pace, il mondo è ancora segnato da numerosi conflitti. Le sfide che ostacolano il raggiungimento di una pace duratura sono molteplici: disuguaglianze sociali ed economiche, le disparità tra ricchi e poveri, le ingiustizie e le discriminazioni sono spesso alla radice dei conflitti>>.
Quali sarebbero gli interessi nazionali contrastanti?
<<Gli Stati nazionali perseguono spesso interessi economici e politici che possono entrare in conflitto con quelli di altri Paesi. Ideologie e fondamentalismo religioso possono alimentare l'odio e la violenza>>.
E sulle armi?
<<La diffusione delle armi convenzionali e nucleari aumenta il rischio di conflitti. La competizione per le risorse naturali e gli effetti dei cambiamenti climatici possono destabilizzare intere regioni>>.
Come si potrebbe promuovere la pace?
<<Per costruire un mondo più pacifico è necessario un impegno costante a livello individuale, comunitario e internazionale. Alcune azioni che possono contribuire a questo obiettivo sono:
educazione alla pace e promuovere nei giovani i valori della tolleranza, del rispetto reciproco e della non violenza, favorendo lo scambio e la comprensione tra culture diverse>>.
Sulla cooperazione internazionale cosa propone?
<<Bisogna rafforzare le organizzazioni internazionali e promuovere la risoluzione pacifica delle controversie. E sullo sviluppo sostenibile, bisogna combattere la povertà, portando avanti la giustizia sociale e il rispetto dell'ambiente>>.
Tornado sul tema delle armi, come si potrebbe agire?
<<Bisognerebbe ridurre gli arsenali nucleari e convenzionali, e promuovere il controllo degli armamenti. La pace è un bene che va costruito ogni giorno, attraverso azioni concrete e un impegno costante. È un obiettivo ambizioso, ma non irraggiungibile. Ognuno di noi può contribuire a creare un mondo più pacifico, partendo dalle proprie relazioni personali, e allargando il proprio raggio d'azione. Il mondo ha voglia di pace e quindi… se vuoi la pace lavora per la pace>>.
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