Toccante il momento in cui è stato deposto sull'altare centrale, un mazzo di fiori in ricordo e vicinanza alla famiglia, dell'ennesima brutale azione di femminicidio consumata proprio a Castignano



Testo di Simone Corradetti

CASTIGNANO
La banda musicale di Castignano compie oltre 200 anni dalla sua fondazione. Da documenti polverosi rinvenuti negli archivi, pare che i primi passi, li abbia fatti agli inizi dell'Ottocento (tra il 1807 e il 1810).

A ripercorrere il pluricentenario, monsignor Vincenzo Catani, noto storico, con la pubblicazione di un testo di rara memoria storica, farcito di ricordi e foto.
<<Certo - ha detto Catani - il lavoro non è stato semplice, ma alle fine la ricerca ha dato i suoi frutti e l'epilogo, ieri sera, sabato 4 gennaio, presso la chiesa di Sant'Egidio strapiena all'inverosimile di esperti, curiosi e istituzioni>>.

Il libro presentato da Catani, aiutato da una memoria storica della banda, come Giampiero Liberi, ha voluto narrare con semplicità, la storia di un Corpo musicale apparentemente paesano, ma, oggi, con professionisti degli strumenti a fiato, diretti magistralmente dal maestro Giuseppe Boccucci, che attualmente, oltre a dirigere il corpo bandistico, è anche insegnante al corso di orientamento musicale istituito dal comune di Castignano. Un gruppo che esce dal territorio per suonare, anche all'estero (Francia, Repubblica Ceca, e a maggio prossimo si esibirà in Grecia).

Nella serata, oltre alla presentazione del libro, tutti i presenti, si sono deliziati di un concerto suonato dalla Banda di Castignano insieme a un coro di Ascoli, e da un gruppo di giovanissimi musicisti "in erba", che costituirà il futuro del Corpo.

Toccante il momento in cui è stato deposto sull'altare centrale, un mazzo di fiori in ricordo e vicinanza alla famiglia, dell'ennesima brutale azione di femminicidio consumata proprio a Castignano, tanto da far spostare l'evento di qualche giorno.

Il sindaco Fabio Polini, nel suo intervento, ha mostrato una grande sensibilità ed emozione nel ricordare la recente e tragica vicenda.
Oltre a Polini, erano presenti: Antonio Paolo Mincone (comandante della locale stazione dei carabinieri), Roberto Galanti (console onorario della Repubblica di Moldova), Roberto Marcoionni (presidente del Club 41 San Benedetto Riviera Adriatica e castignanese), Luigi Tomassini (presidente della banda cittadina).

Il console Galanti nel suo breve intervento, oltre che a ringraziare per l'invito, portando i saluti dell'ambasciata, ha sottolineato l'importanza della musica in questi momenti difficili della vita, e ha chiuso il suo intervento con un monito: più musica meno bombe.

Ottima serata foriera sicuramente di altri incontri musicali.

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