Ogni storia, per quanto bella ha un suo epilogo e dopo 55 anni di gestione familiare, il Garden Bar si appresta a vivere un nuovo capitolo
Redazione
MONTEPRANDONE
Lunedì 30 dicembre, dopo 55 anni di attività, il Garden Bar di Centobuchi chiuderà i battenti sotto la gestione della famiglia Fares. Si tratta di uno storico esercizio commerciale, situato nel cuore della cittadina che è stato un luogo di ritrovo, risate e ricordi per intere generazioni.
Era l'1 novembre del 1969, quando un giovane Armando Fares, oggi arzillo ottantenne, aprì l’attività che in pochissimo tempo diventò un punto di riferimento per chi era alla ricerca di un caffè di qualità, una conversazione amichevole o una partita a carte.
Centobuchi in quel periodo era un paese di campagna e c’erano soltanto altri due bar. Armando con il suo modo gentile e professionale che lo ha sempre contraddistinto, riuscì a conquistare ben presto la clientela, la stessa che ha continuato a dare fiducia anche al figlio Dino, a cui Armando passò il testimone e che per trent’anni ha portato avanti la tradizione di famiglia con passione e dedizione.
Quante colazioni mattutine, quanti aperitivi in compagnia, quante serate trascorse a chiacchierare al bancone, ma anche partite a carte e a biliardo. Il tutto in un’atmosfera calda e accogliente, fatta di sorrisi e gesti familiari. Ogni storia, per quanto bella ha un suo epilogo e dopo 55 anni di gestione familiare, il Garden Bar si appresta a vivere un nuovo capitolo.
«È con un misto di emozione e gratitudine che annunciamo il cambio di gestione - afferma Dino Fares - e, a partire dal prossimo mese, il bar sarà affidato a una nuova squadra che promette di mantenere viva l'eredità del Garden Bar. Un grazie di cuore va a tutti i clienti che hanno reso questi 55 anni così speciali. Le loro storie, le loro risate e la loro fedeltà sono stati il vero motore di questa avventura. Con la speranza che il Garden Bar, continui a essere un luogo di aggregazione, auguriamo il meglio alla nuova gestione. Grazie di cuore a tutti e arrivederci con affetto».
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