Un importantissimo traguardo carico di pura passione
Redazione
MONTEPRANDONE
L'Associazione Colombofila Allevatori Piceni denominata Acap, nasce il 13 marzo 1984 ad Ascoli, dinanzi al notaio Nazzareno Cappelli. Sono presenti sette amici appassionati di "piccioni" con l'orgoglio di esserne soci fondatori: Giacomo Mandozzi, Francesco Silvestri, Coccia Vittorio, Sergio Albertini, Cesare Bastiani, Luigi Di Giacomi e Gabriele Acquaroli.
Si costituisce con l'intento di riunire gli allevatori e gli appassionati di colombi, di promuovere, favorire e divulgare l'allevamento dei colombi di pura razza. Successivamente, il 29 giugno 1998, l'Acap con assemblea straordinaria, iscrive la stessa all'Ufficio dei registri di Ascoli, apportando alcune rettifiche allo statuto; è così che diventa un’associazione sportiva-culturale senza fini di lucro.
Tra le sue priorità, si prefigge di sviluppare l'allevamento selettivo del colombo di razza in genere e di quelli di razza italiana in particolare, di organizzare esposizioni a carattere locale, nazionale e internazionale, di distribuire gli anelli federali.
Accade così, che la cura e l’attenzione rivolta a questi piccoli volatili, inizia a dare nuovi stimoli verso la selezione di tutti i tipi di animali intesi da cortile. Così, quando nel gruppo subentra il socio e ricercatore Angelo Guido Cantalamessa, l’associazione fa un ulteriore passo avanti, poiché grazie al minuzioso lavoro di ricerca, verso gli animali ascrivibili alla biodiversità marchigiana, si rende possibile riportare sul territorio, razze che nei tempi passati avevano abitato le aie delle nostre terre.
Oggi sotto la tutela dell’Amap, nel repertorio regionale delle razze autoctone in via di estinzione, sono presenti i seguenti animali di bassa corte: il colombo ascolano, il coniglio nero gigante del Piceno, la gallina marchigiana, il tacchino marchigiano, l’oca delle Marche, e l’anatra del Crivelli. Animali che devono il proprio recupero alla nostra associazione e, in particolare, al lavoro certosino, di custodia e cura, dei cosiddetti soci custodi.
Si giunge al quarantennale con la particolare nota di merito: del colombo ascolano giunto all’apice del suo riconoscimento, quello di essere inserito nello Standard europeo delle razze dei colombi ornamentali.
Con l’attenzione ampliata verso tutti i tipi di animali da cortile, la dicitura “colombofila” inizia a stare stretta all’opera associativa, quindi con un'ulteriore riunione straordinaria, il 28 luglio 2018, i soci decidono di mantenere l’acronimo di Acap, aggiornandone il significato in: Associazione Colombofila Avicunicola Picena. Una società che vanta l’organizzazione di un campionato italiano a Centobuchi, l’organizzazione pluriennale della propria Mostra sociale, la partecipazione a svariati e importanti eventi promozionali/divulgativi, anche all’interno delle scuole, oltre al fregio di essersi ritrovata sempre sui gradini più alti del podio a livello nazionale.
<<Mi chiamo Brandimarte Gabriele, avevo solo 12 anni quando mi sono iscritto all’Acap, l’anno dopo la sua costituzione, mai avrei immaginato di poter affermare che questa associazione è anche la mia vita. Personalmente, come presidente di questa associazione da 12 anni, guardando a tutto ciò che ci ha traghettato fino a questo 40esimo anniversario, rappresentato simbolicamente dal colore rosso rubino, che rende omaggio alla passione più pura, come è la colomba, sento la necessità di ringraziare per la fiducia riposta nella mia persona e nel mio operato, per la possibilità concessami di servire l’Acap con continuità e serietà, e per l’opportunità offertami di presenziare a insigniti eventi e a importanti Tavoli di settore>>.
<<Ringraziando i soci, i direttivi, le autorità, le amministrazioni, i collaboratori e tutti gli sponsor che negli anni hanno creduto e sostenuto questo sano e naturale hobby - conclude il presidente Gabriele Brandimarte -. Il pensiero va a tutti i volti reali e concreti che hanno operato, affinché si giungesse fin qui. Volti storici, volti recenti, appassionati sinceri, semplici simpatizzanti, fattivi operatori, distanti osservatori che hanno contribuito, ciascuno a proprio modo, al successo dell’Acap, non da ultimo, il ringraziamento più grande e speciale va al presidente onorario Acquaroli Gabriele, poiché lui, senza ombra di dubbio, ha segnato e sta ancora segnando il glorioso percorso di questa storica associazione>>.
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