Gli esperti a confronto con gli operatori di enti pubblici e privati coinvolti nell’applicazione della nuova misura
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Tra assistenti sociali, responsabili di Centri di assistenza fiscale, di enti del terzo settore, di centri per l’impiego, di servizi sociali e anagrafici comunali, professionisti della sanità, in tanti hanno partecipato, giovedì 18 gennaio, all’auditorium comunale “Giovanni Tebaldini”, al seminario proposto dall’Ambito territoriale sociale (Ats 21), e dedicato al tema dell’Assegno unico di inclusione, la nuova misura di welfare nazionale. Senza considerare le decine di persone che si sono collegate online.
A illustrare novità e modalità di applicazione dell’Adi è stato Alessandro Ciglieri, esperto di progettazione e attuazione di interventi sociali a supporto di enti pubblici e privati, che ha fornito informazioni dettagliate su requisiti di accesso, soggetti che possono presentare domanda, progetto di inclusione e anche sulla misura “supporto formazione e lavoro”.
Molto utile e apprezzata la presenza di Annina Brunozzi e Piera Fanelli della direzione provinciale dell’Inps di Ascoli che hanno contribuito a chiarire alcune questioni che si sono presentate agli operatori già in avvio dell’applicazione della misura.
<<Meritevole di particolare approfondimento - ha spiegato Andrea Sanguigni, assessore alle politiche sociali che ha coordinato i lavori - è stato il concetto di “presa in carico” da parte di una rete di servizi della persona che fa domanda, la quale deve aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa di cui gli enti preposti devono costantemente seguire l’evoluzione>>.
Nel corso dell’incontro, è stato descritto anche il funzionamento dell’app “Wikiwelfare” che fornisce tutte le informazioni utili su come accedere a prestazioni sociali erogate in ambito nazionale, regionale e di Ambito, comprese quelle che offre l’Ast 21.
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