Il Ministero della Salute: "L'Italia si trova in una fase epidemica acuta"
Redazione
ASCOLI PICENO
L’Unione Sindacale di Base (USB) di Ascoli Piceno, spinge con grinta e determinazione sulla riapertura della palazzina “B” per i degenti Covid dell’ospedale “Mazzoni”. <<Siamo veramente sconcertati e insoddisfatti - tuonano dal sindacato - per le continue scelte poco idonee per la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, da parte dell’Asur Marche e dell’Area Vasta 5. Dopo una nostra lettera inviata nei giorni scorsi ai vertici provinciali e regionali della sanità, avevamo avuto la garanzia che le nostre istanze sarebbero state prese in considerazione. Purtroppo dobbiamo constatare che i malati di Coronavirus, si trovano nell’OT (Osservazione Temporanea) Rosso, al piano terra del medesimo nosocomio, e senza le garanzie previste dall’emergenza, attraverso l'utilizzo delle camere a pressione negativa che sono indispensabili per la sicurezza e la salute di tutti, compresi gli operatori sanitari. Da quello che ci è stato riferito - concludono - il personale del reparto di pneumologia, andrebbe trasferito nella zona rossa a contatto con i pazienti Covid, ma senza certezze sulla propria incolumità, e siamo preoccupati per questa incresciosa situazione>>.
Anche il Ministero della Salute, ha inviato nei giorni scorsi a tutte le regioni una circolare per il rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase epidemica:
<<Come formalizzato nel verbale - si legge nella nota ministeriale - del 17.12.2021 della Cabina di Regia dedicata al monitoraggio del rischio sanitario di cui all’allegato 10 del DPCM 26/04/2020 e al DM Salute 30 aprile 2020 (allegato 1), nelle ultime otto settimane sul territorio nazionale sono stati registrati rapidi incrementi dell’incidenza, che ha ormai raggiunto i 241 casi/100.000 e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (9,6%) e nelle aree mediche (12,1%), mentre si mantengono stabilmente e significativamente al di sopra della soglia epidemica sia l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici (1,13) che l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (1,09). L’Italia si trova dunque in fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SARS CoV-2 nella maggior parte del Paese. Alla luce dell’attuale andamento epidemico, ed altresì in considerazione degli ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione della variante virale B.1.1.529, designata dall’OMS come variante Omicron, le cui caratteristiche in termini di trasmissibilità, gravità della malattia e sensibilità ai vaccini attualmente in uso non sono ancora chiaramente definite, si ritiene importante raccomandare la tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione da SARS-CoV-2, sia a livello territoriale che ospedaliero, garantendo l’adeguata presa in carico dei pazienti affetti da COVID-19 in relazione alle specifiche necessità assistenziali. 0026081-18/12/2021-DGPROGS-DGPROGS-P - Allegato Utente 1 (A01) 2. A questo scopo si richiamano le indicazioni organizzative applicabili all’attuale fase epidemica contenute nelle seguenti Circolari emanate dal Ministero della Salute, immediatamente consultabili sul sito del Ministero>>.
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