Va in archivio, con riscontri positivi, la settima edizione del progetto “Camminata dei musei” realizzata nel territorio delle regioni Marche ed Abruzzo dall’Unione Sportiva Acli Provinciale.
Redazione
ASCOLI PICENO
Anche nel 2021 sono stati diversi gli appuntamenti di promozione della salute e di valorizzazione delle strutture museali che sono stati realizzati, con l’interessante novità di aver anche toccato, per la prima volta, il territorio delle province di Macerata e Teramo. Nel corso dell’anno, nonostante le limitazioni e le restrizioni dovute alla pandemia da Coronavirus. Infatti, sono state realizzate sei iniziative che hanno coinvolto il territorio dei comuni di Venarotta, Grottammare, Pioraco, Martinsicuro, Monsampolo del Tronto e Monteprandone. I numerosi cittadini presenti, di ogni età, hanno potuto meglio conoscere il museo del ricamo e dell’artigianato di Venarotta, il museo sistino di Grottammare, i musei della carta, della filigrana e dei fossili di Pioraco, l’Ecomuseo del mare e della pesca di Martinsicuro, il museo delle mummie di Monsampolo, ed il Museo parrocchiale di arte sacra di Monteprandone.
La “Camminata dei musei” è una iniziativa che l’Unione Sportiva Acli porta avanti dal 2015. Nel corso degli anni sono stati organizzati 45 tour gratuiti, in vari comuni come Ascoli Piceno, Monsampolo del Tronto, Cupra Marittima, Acquaviva Picena, Colli del Tronto, San Benedetto del Tronto, Venarotta, Montedinove, Monteprandone, Pioraco, Martinsicuro e Grottammare, con quasi 1.500 presenze registrate.
I risultati del progetto sono stati particolarmente positivi in tutti i punti di vista. Da un lato, ad esempio, sono state valorizzate strutture museali fuori da grandi circuiti turistici, ma che al loro interno hanno dei veri e propri gioielli. Dall’altro sono stati organizzati vari eventi che hanno favorito la socializzazione e l’aggregazione di persone di ogni età. Ma va evidenziato che favorire la visita a siti culturali e museali, ha benefici sulla salute dei cittadini. nel corso della presentazione del volume “Archeologia quo vadis”, che ha riunito i contributi di studiosi e addetti ai lavori sul tema del futuro della disciplina, il professor Pier Luigi Sacco, docente di Economia della Cultura all’Università Iulm di Milano e special adviser per il patrimonio culturale della Commissione Europea, ha evidenziato che alcuni studi fatti su individui in età avanzata, correlano un aumento dell’aspettativa di due anni e mezzo con le loro abitudini culturali.
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