La MP riscontrata maggiormente deriva dalla degradazione di oggetti in plastica più grandi come bottiglie d'acqua, flaconi, buste, e imballaggi



Redazione

GROTTAMMARE
Volge al termine il ciclo di lezioni e laboratori organizzato da "Marche a rifiuti zero" presso la scuola secondaria di primo grado "Leopardi" di Grottammare, che ha visto svolgersi oltre 30 incontri nei mesi di febbraio e marzo, in collaborazione con i professori del dipartimento di tecnologia. Le lezioni sulle microplastiche hanno coinvolto le classi prime.

La plastica, "il materiale che Dio non creò", è parte della nostra vita quotidiana. A causa del suo abbandono e cattiva gestione sulla terraferma, spesso arriva a inquinare mari e oceani (marine litter), ma anche gli altri ambienti terrestri. I ragazzi, durante l'ora di scienze, hanno osservato con il microscopio campioni di sabbia, trovando diversi tipi di microplastiche.

La MP riscontrata maggiormente deriva dalla degradazione di oggetti in plastica più grandi come bottiglie d'acqua, flaconi, buste, imballaggi, e attraverso la catena alimentare giunge fino alle nostre tavole. Ingeriamo ogni settimana una quantità di MP paragonabile al peso di una carta di credito. Ciò avviene non solo attraverso il pesce, ma anche con alimenti come il sale, miele, acqua e latte. I ragazzi non immaginavano che la MP potesse trovarsi anche in ambienti e alimenti non legati al mare.

Diversi sono i rischi per la nostra salute. Cosa fare per cambiare rotta?

Ridurre il nostro utilizzo di plastica monouso. In classe vediamo diversi esempi:

- bere acqua del rubinetto e utilizzare la borraccia anziché acquistare bottiglie in plastica. Per ridurre i rifiuti e perché l'acqua in bottiglia contiene molte più microplastiche disciolte (94 circa per litro Vs 4 circa per litro);

- comprare senza imballaggio ovvero alla spina e sfuso, comprare prodotti solidi anziché liquidi, autoprodurre saponi, creme, prodotti per l'igiene della casa così da evitare l'uso di imballaggi e derivati del petrolio, indossare vestiti in fibre naturali, usare spazzolino in bambù che differenzia nell'umido.

Una ragazza suggerisce l'uso di dentifricio in pasticche, qualcuno utilizza già lo shampoo solido, la nonna di una ragazza acquista detersivi alla spina. Diversi sono i ragazzi che utilizzano la borraccia e che hanno già partecipato a passeggiate ecologiche.

Non esiste una soluzione unica, ma tanti piccoli gesti quotidiani per rendere le azioni di tutti noi più sostenibili e aiutare il pianeta. Le lezioni sulle erbe spontanee e i laboratori di saponificazione naturale hanno riguardato le classi seconde.

La raccolta di piante spontanee è una pratica che ha accompagnato l’uomo sin dalla preistoria e oggi vede dei nuovi sviluppi con il foraging e la fitoterapia. Scopriamo con i ragazzi le erbe spontanee più diffuse, le loro proprietà, il momento adatto a raccoglierle, dove e come farlo, come utilizzarle sia in cucina che in campo officinale con infusi, impacchi e oli essenziali.

Vediamo insieme alcuni esemplari osservandoli da vicino. Le erbe più conosciute sono sicuramente la camomilla e il dente di leone, ma non mancano i ragazzi che hanno già assaggiato la borragine e il finocchietto selvatico. Grande sorpresa per l'uso di rucoletta e senape selvatica.

A seguire il laboratorio di saponificazione naturale. Con olio d'oliva, soda caustica, idrolati, oli essenziali ed erbe spontanee essiccate possiamo creare degli ottimi saponi artigianali naturali. Come stampo utilizziamo dei cartoni di bevande o uno stampo in silicone riutilizzabile. Il sapone creato sarà privo di confezione in plastica, petrolati e siliconi e con un notevole risparmio di tempo e denaro possiamo crearne un grande quantitativo in un'unica volta.

Le lezioni su energie rinnovabili e città sostenibili, correlate da laboratori per costruire un carica batterie per cellulare alimentato da un pannello fotovoltaico hanno riguardato le classi terze.

Educare le nuove generazioni alle energie rinnovabili e al risparmio energetico è un’azione indispensabile per favorire la tutela dell’ambiente e la sostenibilità.

I temi principali trattati sono stati: energie rinnovabili, risparmio energetico, energia solare e mobilità sostenibile.

Inoltre, 16 Febbraio, l'iniziativa Mi illumino di meno è tornata a scuola con l'Assessore alla Sostenibilità del Comune di Grottammare Alessandra Biocca e Marche a Rifiuti Zero. Da quest'anno Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, anno dopo anno, M’illumino di Meno ha promosso e raccontato le molte azioni, piccole e grandi, che ciascuno di noi può fare per salvare il Pianeta. In classe abbiamo riportato e discusso con i ragazzi il decalogo ufficiale dell’iniziativa. Qualche esempio? Spegnere la luce se non necessaria, scegliere la bici anziché l’auto, passare alle rinnovabili, condividere, piantare alberi, eliminare lo spreco alimentare e riciclare correttamente.

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