Il duetto sarà composto da Silvia Chiesa al violoncello e Maurizio Baglini al pianoforte



Redazione

MORESCO
Cresce l’attesa per il prossimo evento estivo di domenica, 21 agosto (ore 21.15), in piazza Castello a Moresco (Fermo) dal titolo ‘Armonie della sera’ (international concert series).
La grande musica nei luoghi d’incanto d’Italia verrà portata nel borgo medievale dal duetto composto da Silvia Chiesa al violoncello e Maurizio Baglini al pianoforte. Due grandi professionisti della musica che animeranno la serata all’interno del centro storico artistico fra i borghi più belli d’Italia, e sempre attento alle iniziative culturali del territorio. Un evento patrocinato dal Comune, dalla Provincia di Fermo, dalla Regione Marche e dal Ministero della cultura.
 
Moresco, è uno dei borghi più belli d’Italia, di circa seicento abitanti, sito a cavaliere su una collinetta in posizione di fortilizio sulla valle dell’Aso, a metri 405 sul livello del mare, circondato da Monterubbiano, Lapedona e Montefiore dell’Aso. Sull’origine mancano notizie sicure. Come i paesi vicini ebbe le immigrazioni dei giovani Sabini “per voto di primavera sacra” inoltre dalle città della costa mediterranea orientale. Dopo la caduta dell’impero romano si ebbero le invasioni di varie popolazioni germaniche, tra cui i Goti, e nel secolo VIII le invasioni degli Arabi, i quali costituirono, in Sicilia, in Campania e altrove le loro stabili e fiorenti sedi. Il vocabolo Moresco deriverebbe da “Mori”. Mancano documenti sulla origine del castello di Moresco, fortilizio militare con intorno le case di agricoltori ed artigiani che dettero incremento al paese. La torre baronale, alta, sormontata la terrazza con cuspide, tipica dell’architettura araba, ha dato probabilmente la connotazione di Moresco a questo castello. Fino al 1918 conservava ancora una robusta terrazza sulla quale poggiava la cuspide, andata distrutta, in detto anno, quando venne restaurata e munita, alla sommità, di un’elegante merlatura ghibellina. Secondo una tradizione attendibile, la costruzione risalirebbe al V secolo. L’invasione dei Goti condotti da Alarico, determinò nel 415 una vera calamità a Fermo, a Monterubbiano e nei dintorni, ragion per cui i Fermani avrebbero costruito Moresco, quale propugnacolo avanzato per cautelarsi da ulteriori assalti nemici. Il primo documento che nomina Moresco riguarda un corso d’acqua con il suo ponte. Il dato principale del secolo XI è l’esistenza del nobile Tebaldo conte di Moresco, nipote del vescovo Umberto e attivo nell’amministrazione vescovile. Alterne vicende lo posero sotto la giurisdizione di Fermo, con la cittadinanza secondo lo Statuto dei Fermani e, a periodi, nel dominio immediato della Camera Apostolica di Roma.






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