Nasce da queste premesse il progetto, promosso in collaborazione con Cna Impresa donna Ascoli, la Camera di Commercio delle Marche, il confidi Uni.Co. e gli Ambiti territoriali sociali 21 e 22, che attraverso un percorso di sensibilizzazione e informazione intende fornire ad artigiani, associati e cittadini interessati di ogni età gli strumenti necessari per fornire un adeguato supporto alle donne vittime di violenza
Redazione
ASCOLI PICENO
Al fianco delle donne, nel lavoro come in ogni ambito della vita. Un impegno sociale, ancor prima che professionale, che la Cna Picena onora quotidianamente negli uffici di Ascoli e San Benedetto, affiancando cittadine e cittadini in ogni fase della vita, dalla nascita al pensionamento, nella consapevolezza che aiutare le donne significhi garantire loro diritti, sicurezza e serenità, in ottica presente e futura. Un impegno sociale condiviso appieno con la cooperativa sociale On the Road, che da oltre trent’anni opera sul territorio per tutelare e promuovere i diritti umani e civili di donne, uomini, persone transgender, bambine e bambini.
Nasce da queste premesse il progetto “Non sei sola”, promosso in collaborazione con Cna Impresa donna Ascoli, la Camera di Commercio delle Marche, il confidi Uni.Co. e gli Ambiti territoriali sociali 21 e 22, che attraverso un percorso di sensibilizzazione e informazione intende fornire ad artigiani, associati e cittadini interessati di ogni età gli strumenti necessari per fornire un adeguato supporto alle donne vittime di violenza.
Il programma - “Non sei sola” prenderà ufficialmente il via, giovedì 20 marzo (ore 16), con il primo incontro online da due ore, in un ciclo da 4 appuntamenti pomeridiani in programma sulla piattaforma Teams. Per l’occasione, a intervenire sul tema del fenomeno della violenza maschile contro le donne saranno il direttore Cna Ascoli Francesco Balloni, la presidente Cna Impresa donna Ascoli Barbara Tomassini, il direttore Cna Fermo Andrea Caranfa, la presidente Cna Impresa donna Fermo Maura Donzelli, e la presidente Cna Impresa donna Macerata Daniela Zepponi.
Il secondo incontro, in programma nel pomeriggio di giovedì 3 aprile, sarà dedicato al ruolo dei centri antiviolenza, illustrando dettagliatamente i servizi di supporto disponibili per le donne che si trovano in situazioni di pericolo. A seguire, giovedì 8 maggio, la rete antiviolenza sarà al centro di un terzo incontro finalizzato a illustrare i ruoli e le azioni messe in campo dai suoi principali attori per offrire alle donne protezione e sostegno concreto. Infine, l’incontro conclusivo di giovedì 29 maggio, sarà dedicato ai centri per uomini autori di violenza, con un’approfondita analisi volta a far comprendere come il cambiamento diventi possibile anche attraverso specifici percorsi di responsabilizzazione.
Grazie al contributo di formatori ed esperti, i partecipanti avranno dunque l’opportunità di conoscere più da vicino le dinamiche alla base della violenza di genere, il ruolo dei centri antiviolenza e i comportamenti da mettere in atto in caso di potenziali situazioni di pericolo per le donne, tenendo alta l’attenzione su atteggiamenti e pregiudizi che, troppo spesso, minacciano il ruolo della donna, nel lavoro e non solo.
Per partecipare agli incontri è necessario iscriversi scansionando il Qr code disponibile sulla locandina dell’iniziativa, sul sito cnapicena.it o sui canali social della Cna di Ascoli e della cooperativa On The Road.
I dati - Numero unico antiviolenza 1522 Il progetto “Non sei sola” si inserisce nell’attività svolta dal Impresa donna Cna, che a livello locale e nazionale ribadisce l’importanza di formare e informare gli associati su un tema centrale per la vita di ciascuno di noi. Nel promuovere il numero unico antiviolenza 1522, servizio pubblico promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, gratuito e attivo 24 ore su 24 (via chat o telefono), la Cna di Ascoli ricorda come nel 2024 il numero antiviolenza abbia assistito a un aumento record di richieste di aiuto.
Secondo i dati, infatti, dall’1 gennaio al 30 settembre 2024, è stato registrato un incremento del 57% di contatti tra telefonate, app e chat, per un totale di 48.000 contatti rispetto ai 30.581 registrati nei primi nove mesi del 2023. Si stima che i contatti annui potrebbero quasi raddoppiare rispetto al 2022 e 2021, quando ammontarono rispettivamente a 32.430 (-10%) e 36.036.
Le imprese al femminile nelle Marche - Sulla base dei dati della Camera Commercio delle Marche, nel 2024 le imprese femminili marchigiane incidono per il 23,6% sul totale delle imprese attive, quasi un punto percentuale in più rispetto al dato nazionale (22,7%). Nel manifatturiero l'incidenza arriva al 20,5% del totale, contro il 17,6% dell’Italia. Tuttavia, tra il 2018 e il 2024 le imprese femminili marchigiane diminuiscono numericamente a un ritmo ancora maggiore di quello, di per sé già preoccupante, del complessivo tessuto imprenditoriale delle Marche (-11,8% contro -9,2%). La contrazione delle imprese femminili è pari al 23,6% nel primario, al 18,8% nell’industria, all’11,8% nelle costruzioni, e al 6,3% nel terziario.
Occupazione femminile nelle Marche - A quattro anni di distanza dalla pandemia, prosegue il complessivo miglioramento della condizione lavorativa delle donne marchigiane. Dal primo trimestre 2018 al 2024, infatti, l’occupazione femminile è passata da 264.818 a 296.612 unità, registrando un aumento (12%) superiore sia a quella maschile della regione (2%), sia a quella femminile dell’intero Paese (+7,4%).
Le donne disoccupate, durante lo stesso intervallo temporale, diminuiscono del 46,8% nelle Marche (da 34.084 a 18.124 unità), e del 52,6% in Italia; per gli uomini della nostra regione, il calo è pari al 42,7%.
Si riduce considerevolmente anche l’area dell’inattività. In questo caso la performance delle donne marchigiane è migliore sia di quella rilevata a livello nazionale (rispettivamente -8,8% e -1,9%), sia di quella riferita alla componente maschile delle Marche che non è mai significativamente calata e rimane stazionaria tra inizio e fine periodo.
Al terzo trimestre 2024 le donne inattive tra 15-89 anni erano circa 338.700, mentre durante la pandemia (terzo trimestre 2020) il loro numero era salito fin sopra le 381.000 unità.
Il terziario si conferma l’attività trainante per l’occupazione delle donne: tra 2018 e 2023, riescono ad acquisire, nelle sue varie articolazioni settoriali, oltre 12.000 nuovi posti di lavoro.
Tuttavia, per l’occupazione dipendente tra 15 e 64 anni, la componente femminile delle Marche registra una consistente contrazione dei profili più elevati: rispetto al 2018, dirigenti e quadri diminuiscono, rispettivamente, del 28,1% e del 44,9%. In calo anche la figura degli operai (-4,8%), cosicché il complessivo aumento delle dipendenti è dovuto unicamente alle donne impiegate, che da 109.696 del 2018 salgono a 132.154 unità (+20,9%) nell’ultimo anno considerato.
© Riproduzione riservata - L'Alba