Il sindacato chiede ulteriori tutele per i lavoratori







Redazione

ASCOLI PICENO
<<L’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR) Marche e l'Area Vasta 5, dimostrano nuovamente la scarsa considerazione riservata alle lavoratrici e ai lavoratori, in particolare a quei precari, alcuni dei quali, nella fattispecie, vedranno scadere il loro contratto il 31 marzo 2022.
Dipendenti per i quali l'USB, da mesi, chiede insistentemente la stabilizzazione o, almeno, la proroga dei rispettivi contratti sino al 31 dicembre, poiché, la sanità pubblica va rafforzata anche dal punto di vista dell’implementazione del personale, specialmente in questa fase in cui si sono evidenziate rilevanti problematiche e criticità sotto vari profili. Un percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari è assolutamente necessario, si attende tuttora l'avviso per stabilizzare gli operatori con requisiti, ancora non emanato dall'azienda. In primo luogo chiediamo di dare stabilità e dignità a questi lavoratori che non sono certo di serie B; in secondo luogo è necessario maggiore personale per riaprire i reparti chiusi, per evitare le promiscuità tra pazienti Covid e non, per consentire il rispetto delle norme in tema di riposi e godimento delle ferie (queste ultime costituzionalmente garantite per il recupero psico-fisico, oggi, come non mai, indispensabile), e per colmare la grave carenza di personale e dei carichi di lavoro. I precari in Area Vasta 5, sono in totale 289, e il 31 marzo 2022 sono in scadenza 131 lavoratori, che se non prorogati si rischia il collasso della sanità picena. Inoltre, appare del tutto incomprensibile il mancato ricorso alle assunzioni di personale con mansioni di infermiere e OSS dalle graduatorie già esistenti, ed il ricorso alla mobilità intra ed extra Asur.
Le assunzioni e stabilizzazioni vanno fatte. Gli operatori sanitari, come manifestato in occasione dello sciopero del 28 Gennaio 2022, indetto da USB sanità, sono stremati, mentre si stipulano contratti con le partite Iva, con personale non in grado di lavorare autonomamente, ma con la necessità di affiancamento del personale di ruolo. È urgente e necessario un netto cambio di rotta nella politica sanitaria del Piceno, che rimetta al centro le esigenze di sicurezza e dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché degli utenti e della salute in generale. I vertici Asur e AV5, hanno dimostrato in questi due anni di pandemia, di non essere all’altezza dei compiti loro affidati, evidenziando enormi lacune che spesso si sono riverberate sui dipendenti in maniera pesante e non più accettabile. Attendiamo una risposta formale entro breve tempo, in mancanza della quale ci attiveremo pe rimettere in essere tutte le azioni utili a tutela dei lavoratori>>.

USB Ascoli Piceno






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