Migliaia di visitatori per il Carnevale del Piceno
Testo di Simone Corradetti
CARNEVALE
Un modesto contributo del console onorario della Moldova (circoscrizione Marche - Abruzzo) Roberto Galanti in materia dei Carnevali del territorio.
Il Carnevale di Offida (sindaco Luigi Massa) e quello di Castignano (sindaco Fabio Polini) si sono conclusi ieri, martedì 4 marzo, con la “processione” e falò dei “Vlurd” e de li "Moccoli".
<<A Offida, i 'Vlurd' rappresentano una festa originale che trova testimonianza nella storia (si parla del 1814 tanto che si sono celebrati i 500 anni di vita) pregna di originalità e dotata di una forma di rara bellezza, in uno scenario dal suggestivo aspetto medievale, che Offida (uno dei borghi più belli d’Italia) ancora possiede nei suoi principali monumenti e palazzi antichi - afferma il console onorario Galanti -. Centinaia, direi migliaia di uomini, donne e bambini mascherati, con lunghi fasci di canne accesi portati a spalla, rigorosamente in fila, hanno sfilato per un percorso "obbligato" che attraversa le vie principali della città. Tutto fa immaginare a uno strisciante serpente fiammeggiante, che inondando la piazza principale forma, in conclusione, un grosso falò attorno al quale continua la festa con balli e girotondi. Quando il fuoco “pagano” che incendia la piazza con il rito dei "Vlurd" si spegne, torna sovrano l’assordante silenzio, foriero di pace (c’è necessità oggi) quaresimale in attesa della prossima edizione. Anche Castignano con il tradizionale falò finale in piazza dei 'Moccoli' (quest’anno presenti anche al Carnevale di Venezia), mette fine al Carnevale storico. Il falò finale riprende l’usanza comune di accendere fuochi propiziatori e purificatori. Si tratta di uno dei più suggestivi eventi d’Italia di un evento che non trova eguali in Italia, e ha radici molto antiche. Uno spettacolo che gli abitanti di Castignano sentono in maniera viscerale senza limite di età, che crea una forte emozione attrattiva sempre più per i tanti turisti che arrivano nel centro del paese non solo per ammirare lo spettacolo, ma anche per partecipare attivamente. Anche qui a Castignano, come per Offida, si tratta di un evento che trova radici qualche secolo fa. Alcune fonti storiche del XVIII secolo indicano che la sfilata dei 'Moccoli' aveva luogo nella Roma papalina per mettere fine al Carnevale. In seguito all'Unità d'Italia questa usanza si è persa, ma non a Castignano, unico Comune in Italia ad aver tramandato questa tradizione ininterrottamente almeno sin dal 1861. Una cittadina piena di variopinti colori evidenziati dai 'Moccoli creati con carta velina trasparente esposti anche nelle finestre del paese, oltre che nelle strutture fatte di canne adornate e portate a mano. I falò quindi bruciano il passato e formano la speranza, a fuoco spento, per un futuro migliore. Ora davvero si spera nel silenzio delle armi. La storia spesso aiuta la speranza. I falò finali sono di buon auspicio. In questo contesto storico del Carnevale - aggiunge Galanti - non può non farsi menzione quello di Ascoli. Il Carnevale ascolano, insieme ad altre due storiche manifestazioni: i Carnevali di Offida e Castignano, costituiscono, nell’insieme il "Carnevale storico del Piceno". Questi tre Carnevali, oltre a essere diversi, lo sono anche rispetto al resto del panorama nazionale in cui il divertimento è quasi sempre legato alle sfilate di carri allegorici in cartapesta (corre l’obbligo ricordare che in passato anche Ascoli è stato attore di sfilate di carri allegorici). Nel territorio Piceno, il Carnevale si svolge a “terra” attraverso un continuo scambio di ruoli tra le maschere e gli spettatori (ogni anno sempre di più, i quali diventano essi stessi protagonisti dell'azione scenica. Ecco come mai si tende a identificare l'ascendenza del "Carnevale storico del Piceno", nella tradizione della commedia dell'arte, di cui oggi queste maschere sono figlie. Il Carnevale di Ascoli (vero teatro di strada) - conclude il console onorario - si può affermare senza timore di smentite, è uno di quegli eventi ai quali, almeno una volta, val la pena di partecipare per ritrovarsi, involontariamente, inaspettatamente, ma anche positivamente, protagonisti e spettatori al tempo stesso>>.
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