I “pasquellanti”, come da tradizione, girano casa per casa, cantando litanie propiziatorie per le attività agricole e la salute del bestiame
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Anche per il 2025 tiene duro la tradizione della “Pasquella” marchigiana, antichissima usanza delle campagne del territorio che celebra Sant’Antonio nel giorno della vigilia della festa del santo.
Nel pomeriggio di giovedì 16 gennaio, i "Cantori di Sant'Antonio", membri della corale "Riviera delle Palme" in abiti tradizionali, hanno animato la sala consiliare e intonato i canti della tradizione popolare, tra cui “Nuttate de Lune”, dinanzi al sindaco Antonio Spazzafumo, ad alcuni assessori e ai cittadini in quel momento negli uffici comunali.
La “Pasquella”, come detto, è un’usanza che affonda le radici nell’antichità del territorio locale e che prevede, appunto, che gruppi di cantori - i cosiddetti “pasquellanti” - girino casa per casa, cantando litanie propiziatorie per le attività agricole e la salute del bestiame. Tipicamente, il passaggio dei "pasquellanti" era ricompensato con doni di natura alimentari, tradizione, anche questa, osservata anche in municipio.
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