Galanti, ha donato una tela dipinta dalla pittrice Grazia De Angelis, raffigurante il noto “scoglio” di Ancona che è stato affisso immediatamente nella sede consolare
Testo di Simone Corradetti
ANCONA
Il console onorario della Repubblica di Moldova Roberto Galanti, ha fatto visita alla sede dell’associazione Ambalt. Ad accogliere il console, il presidente Sergio Santomo e il direttore Roberto Tomassetti, che hanno voluto ringraziare il dottor Galanti per la visita con un omaggio artistico: una tela dipinta dalla pittrice Grazia De Angelis, raffigurante il noto “scoglio” di Ancona che è stato affisso immediatamente nella sede consolare.
<<Una struttura - ha detto Galanti - ben organizzata dove si respira palesemente un’atmosfera di solidarietà, umanità, professionalità e condivisione. Certo non risolve il problema sanitario dei piccoli anche se molti sono i medici a disposizione, ma certamente aiuta a trascorrere la permanenza, evitando traumi oltre quelli che i bambini devono sopportare, ponendo le condizioni per una ben dignitosa permanenza>>.
L’associazione è nata per aiutare e assistere tutti i bambini marchigiani oncoematologici e le loro famiglie, affinché vengano loro garantite le migliori terapie, la necessaria capacità professionale di medici e infermieri, l’ottimale trattamento nel rispetto della qualità della vita e della dignità umana, e un adeguato sostegno sul piano sociale ed economico.
L'associazione segue le famiglie con affiancamento di volontari in tutte le fasi della malattia; offre aiuti economici; incentiva la divulgazione della conoscenza delle problematiche relative alla oncoematologia pediatrica; cura i rapporti tra genitori e personale medico e infermieristico; promuove la ricerca e lo studio in campo oncoematologico pediatrico; segue e aiuta i bambini malati provenienti da altre regioni o dall’estero; si fa garante del riconoscimento giuridico dei diritti del bambino malato; partecipa a incontri, spettacoli e dibattiti dove sia possibile dare testimonianza del lavoro svolto; suscita incontri con le scuole per portare il seme del volontariato nel cuore dei giovani.
Nel corso degli anni, l’Ambalt ha realizzato e arredato il Reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale “Salesi”; ha acquistato sofisticate apparecchiature mediche. Oggi esiste una casa di accoglienza, che si chiama “Casa della Vita” molto accessoriata e pronta a ospitare le famiglie di bambini provenienti anche da altre regioni o dall’estero.
<<Ritengo - ha concluso il console - visti gli scopi dell’associazione, che si possa pensare ad allargare i punti di accoglienza. La solidarietà e l’affetto non devono assolutamente mancare. Sono a disposizione, anche associandomi, per tutto quello che posso fare>>.
© Riproduzione riservata - L'Alba