Deposta una corona sulla torre dei Gualtieri nell’81esimo anniversario della tragedia
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Alla presenza delle massime autorità militari e civili, a iniziare dal prefetto di Ascoli Sante Copponi, San Benedetto ha commemorato tutte le vittime dei bombardamenti subìti dalla città durante la seconda guerra mondiale, in particolare le 25 persone uccise dalle bombe sganciate la mattina del 27 novembre 1943 da trentasei bombardieri alleati che distrussero al Paese alto tantissime abitazioni.
E proprio al Paese Alto si è svolta la cerimonia con la deposizione di una corona sulla torre dei Gualtieri simbolo della città. Sono stati letti i nomi delle 25 vittime e il trombettiere ha intonato il silenzio.
Don Patrizio Spina (vicario del vescovo), ha quindi benedetto la corona e ricordato i defunti. E’ poi intervenuto il sindaco Spazzafumo che ha ricordato anche il sacrificio eroico del maresciallo Luciano Nardone, e del carabiniere Isaia Ceci morti in quei giorni per difendere dai predatori nazifascisti le vettovaglie destinate a sfamare la popolazione stremata dalla guerra.
<<Oggi, commemorando queste dolorose pagine della nostra storia - ha detto il primo cittadino - abbiamo il dovere di riflettere sul valore della pace, della solidarietà e della giustizia. Il ricordo non è solo un esercizio di stile, ma un impegno nella costruzione di un futuro migliore, dove la violenza e l'ingiustizia siano bandite, e dove i valori della convivenza civile prevalgano sempre>>.
Hanno partecipato alla cerimonia anche alcune scolaresche delle medie “Sacconi” e “Manzoni”, e due alunne della 3 A della “Sacconi”, hanno letto alcuni pensieri sul valore della libertà e sull’importanza, specie in questo difficile periodo storico, di lavorare incessantemente per la pace.
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