Grande soddisfazione per la buona riuscita da parte di Comune, Regione Marche e Rfi
Redazione
COLLI DEL TRONTO
Taglio del nastro nella mattinata di oggi, venerdì 8 marzo, per il nuovo sottopasso ciclopedonale di Colli del Tronto, realizzato da Rete ferroviaria italiana, società capofila del polo infrastrutture del Gruppo Fs italiane.
<<Dopo oltre 7 anni di duro lavoro - ha detto il sindaco Andrea Cardilli - e nonostante il periodo difficile a causa del terremoto prima, e della pandemia poi, siamo riusciti a sbloccare un’opera incompiuta. A far ripartire l’iter. Oggi riconsegniamo alla città la prima delle due opere previste: il sottopasso ciclopedonale. Sono in corso i lavori per il sottopasso più grande. Appena termineranno i lavori della nuova pista ciclabile che collegherà il paese al lungo fiume (anche qui si tratta di un finanziamento della Regione Marche), si potrà arrivare in bici ad Ascoli e a San Benedetto, consentendo una mobilità sostenibile>>.
Il nuovo sottopasso è dotato di un impianto di illuminazione a led, che ne garantisce una corretta visibilità nelle ore notturne e di una vasca per la raccolta delle acque meteoriche.
Il collegamento con la viabilità esistente è garantito da una rampa di monte accessibile da via Dante Alighieri e da una rampa di valle con ingresso da contrada Salaria Inferiore.
L’opera rientra in un ampio intervento sulla viabilità del territorio di Colli Del Tronto che si perfezionerà entro marzo 2025. L’intervento contribuirà a migliorare la mobilità ciclopedonale e stradale. L’investimento per la realizzazione dell’intero intervento ammonta a circa 4,6 milioni di euro, dei quali 2,2 milioni a carico di Regione, e 2,4 milioni di Rfi.
<<Le infrastrutture uniscono e collegano mondi separati - ha aggiunto l’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli -. La giunta Acquaroli sta provando a sbloccare l’economia delle Marche proprio attraverso le infrastrutture e le ferrovie che hanno un ruolo principale in questo progetto. Il treno è un mezzo di trasporto sostenibile e di fronte a questo obiettivo la Regione deve riuscire a superare anche eventuali contrapposizioni tra le province. Vogliamo unire Ascoli a Urbino e Carpegna, non solo su gomma ma anche attraverso le rotaie>>.
<<Un pensiero - ha concluso Cardilli - va all’ingegner Teodori che insieme alla Rfi si è rapportato con l’amministrazione, perché quest’opera fosse finalmente consegnata al territorio. Si è impegnato molto per portare avanti l’iter. Purtroppo non è più fra noi e merita un ricordo importante: il sottopasso grande sarà a lui intitolato>>.
Intervenuti alla cerimonia per Rfi, Alfonso Capaldo (project manager area Centro soppressione Pl e risanamento acustico), e Nicola Aquilanti (responsabile Ingegneria direzione operativa infrastrutture territoriale Marche-Abruzzo-Umbria), che hanno affermato: <<Ringraziamo la Regione e il Comune sia per la questione dei finanziamenti, ma anche per la sensibilità manifestata nella realizzazione di queste opere. È importante sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’eliminazione di queste intersezioni tra strada e ferrovia che sono una delle cause principali di incidenti. Senza l’approvazione del Comune non avremmo potuto realizzarle e la Regione ci aiuta tantissimo nell’ambito della soppressione dei passaggi a livello>>.
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