Il sindaco di San Benedetto: "Questa posizione mi ha attirato tante critiche, ma oggi ho la conferma che questo era l’atteggiamento giusto da assumere. Esso caratterizzerà anche in futuro il mio ruolo di interlocutore primario di chi gestisce la sanità pubblica"
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
La notizia della stabilizzazione di ben 108 dipendenti tra infermieri e Operatori socio sanitari da parte dell’Ast, unitamente alla sospensione dello stato di agitazione proclamato dalle rappresentanze sindacali e all’annuncio che l’azienda stessa provvederà ad applicare la medesima normativa per le altre figure professionali aventi diritto, rappresenta un segnale importantissimo per la comunità picena, e in particolare per quella sambenedettese che guardava con legittima preoccupazione alle problematiche del personale operante al “Madonna del Soccorso”.
<<Io lo interpreto anche come un importante risultato del costante e costruttivo rapporto di leale collaborazione che noi sindaci, e il sottoscritto in particolare, abbiamo intessuto in questi mesi con la Regione e con l’Ast, e che ha visto la Natalini e il suo staff confrontarsi sempre con franchezza e disponibilità. Ho sempre resistito alle richieste di tanti che premevano perché assumessi posizioni apertamente conflittuali, non solo perché sono convinto che le azioni plateali non portano a nessun risultato, ma perché ero consapevole del lavoro che i vertici aziendali, supportati da quelli regionali, stavano compiendo con discrezione per arrivare a traguardi tangibili. Questa posizione mi ha attirato tante critiche, ma oggi ho la conferma che questo era l’atteggiamento giusto da assumere. Esso caratterizzerà anche in futuro il mio ruolo di interlocutore primario di chi gestisce la sanità pubblica>>.
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