Sabato 11 dicembre, l'inaugurazione della mostra nella chiesa dell'Annunziata (ore 16.30), con il prezioso contributo dell'artista Luciano Capriotti.













Redazione

COSSIGNANO
In occasione del 500°Anniversario della nascita di Felice Peretti (1521-2021), nostro glorioso conterraneo, asceso al soglio pontificio col nome di Sisto Quinto, l’Archeo Club Italia tramite il Coordinatore delle Celebrazioni Sistine, dr. Umberto Guerra, ha voluto promuovere il progetto dell’artista  Capri Otti (Luciano Capriotti), romano di nascita, ma di radicate origini picene (cossignanesi da parte paterna, e montaltesi da parte materna) di una mostra dei suoi lavori dal titolo “Omaggio a Sisto Quinto: confronto e contributo di un artista contemporaneo”.
La prima esposizione nelle Marche e in Italia, sarà inaugurata l’11 dicembre (ore 16.30) a  Cossignano, "Ombelico del Piceno", nella splendida cornice della Chiesa dell’Annunziata, grazie all’accoglienza e alla sensibilità del Sindaco Roberto Luciani e dell'amministrazione comunale tutta. La mostra proseguirà fino al 1 marzo 2022.
La esposizione è caratterizzata dalla presenza di un nutrito numero di opere (22 sculture in terracotta e bronzo, e più di 40 opere pittoriche: acrilici, oli, tecniche miste e collages), che coprono un arco di tempo di quasi trent'anni di attività artistica, risultandone una sorta di antologica  intorno ai temi sistini.
L’ispirazione e l’emozione che le pervade sono un misto di ironia e di giocosità surreale nella rappresentazione dell’insigne personaggio: talora si è cercato il tono scherzoso e quasi fumettistico nel rivisitare lo stemma di Sisto, tal’altra si è approdati ad un clima più serio, talora tormentato ed esistenziale, fino ad una riflessione sulla caducità della vita. Numerose le opere che gravitano attorno al sogno visionario (estasi e tormento di Sisto Quinto) dell’obelisco Vaticano finalmente “innalzato” al centro di piazza San Pietro, come un indice puntato in alto che ci ricorda il nostro mandato celeste.
Attraverso la metafora e la parabola di Sisto Quinto, l’Autore ha inteso rappresentare l’ambizione, la ricerca del successo e del potere, la soddisfazione e i progetti utopici, l’apoteosi, la crisi, il pentimento ed il tormento, l’angoscia della morte e la speranza della fede, non solo del cosidetto  “Papa tosto”, ma anche di tutti noi, protagonisti e vittime del quotidiano esistere.


 
Capri Otti (Luciano Capriotti), nato a Roma il 1 marzo 1954, è scultore che scava nella forma quasi alla ricerca della verità di sangue in essa celata. Il dramma dell’esistenza è una costante della ricerca da lui portata avanti attraverso l’espressività del principio intelligibile a cui giunge sottraendo, scarnificando, riducendo all’essenza. Cade il concetto di bella forma a fronte dell’intensità drammatica che l’artista persegue, affidandosi talvolta a suggestioni informali pur caricandole di senso.  E’ esperto nell’uso di vari materiali, dal cemento alla terracotta, dalla tela gessata al bronzo col quale ha eseguito importanti opere d’arte sacra e di impegno civile in Italia e all’estero. Vive e lavora a Roma, ma soggiorna spesso a Ripatransone

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
Dal 1988 al 1996 : Personali  di scultura e pittura presso la Galleria La Pigna  e Studio del Canova a Roma;
1999: “Piccola Pentecoste”, bronzetto coll. privata di S.S. Papa Giovanni Paolo II;
Patriarcale Basilica di San Paolo Fuori le Mura, Roma, esposizione degli “Angeli della Resurrezione” (due bronzi, h. 2 m), davanti alla Porta Santa, prima del loro trasferimento a Lugano
2000: Strasburgo, personale di scultura “Gli Angeli del Ponte” (dieci bronzetti eseguiti con la tecnica della fusione a cera persa) nel Palazzo del Consiglio d’Europa, mostra inaugurata dal Presidente della Repubblica Italiana Massimo Azeglio Ciampi;
2002: Roma, Archivio di Stato Complesso monumentale di S. Ivo alla Sapienza, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’Alto Patronato dei Beni Culturali della Chiesa;
2003: Milano, Vincitore del Premio della Cultura / Premio delle Arti XV° edizione: Sezione Arte Sacra per la realizzazione dell’altare bronzeo del Santuario di San Vito Lo Capo (TP);
2005: Roma, Palazzo Firenze, personale patrocinata dalla Società Dante Alighieri; 2010, Roma, Galleria-Biblioteca Angelica, mostra antologica col patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali;
2015: Bassorilievo in legno (Il gatto della Sistina), coll. privata del Papa Emerito Benedetto XVI°;
2015: (agosto-settembre), Roma, giardino di The Church Palace, esposizione di “Riposizione”, scultura di m.3,50, benedetta in Piazza San Pietro da S.S. Papa Francesco, prima del suo trasferimento a Rovereto, opera commissionata dalla Fondazione Campana dei Caduti e della Pace.
2016: The Church Palace, Roma: Esposizione degli “Angeli della Passione”, in occasione dell’Anno Santo Giubilare della Misericordia.
2018: Roma Expò Fiera D’Arte, “Angeli e Arpie”
2019: Velletri, Basilica di San Clemente “Angeli della Passione” e dono da parte della Curia Vescovile a Papa Francesco della scultura “Angelo prigioniero” in occasione della Coena Domini nella Casa Circondariale di Velletri.
2021: Conferimento dell’uso del logo dantesco da parte del MIBAC e del Comitato per le Celebrazioni Dantesche ; Firenze, Palazzo Vecchio, bozzetto bronzeo per il monumento “Atmosfera di Dante” per il 700 Anniversario della morte del Sommo Poeta (1221-2021); Roma, Quirinale, Bronzetto dantesco e Libro d’Arte “Capri Otti all’Inferno” (40 litografie e 8 collages ) donati al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione  del Dantedì,25 marzo 2021.
2021: “Omaggio a Sisto Quinto: confronto con un artista contemporaneo”, sculture, pitture, tecniche miste per una mostra itinerante nei luoghi sistini a cura dell’Archeo Club Italia in occasione delle Celebrazioni del Quinto Centenario della nascita di Felice Peretti, 1521-2021;
2021: “110 Collodi !”, 38 bronzetti ispirati alla rilettura di “Pinocchio”, ai tempi del Covid 19:  mostra personale in corso fino al 28 febbraio 2022 a cura della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Museo_Parco di Pinocchio a Collodi (Pt)
2021: “Omaggio a Margherita Hack, Signora delle stelle” (acrilico/collage/tecnica mista 90 x 70 cm) per l’Osservatorio Astronomico di Trieste.

OPERE PUBBLICHE
Roma: Portone di bronzo della Chiesa di Santa Paola Romana; Dieci formelle bronzee per la chiesa di S. Giuseppe all’Aurelio;  Croce astile ( bronzo e legno) della Chiesa di S. Maria della Presentazione; Bassorilievo in bronzo per l’atrio della Casa di cura “Buon Pastore”;    “Veronica”, scultura in ferro-cemento (h.m.2), Pontificia Università Urbaniana; Bassorilievo bronzeo ispirato al mosaico cosmatesco nell’VIII Centenario della Fondazione dell’Ordine dei  Trinitari, Chiesa S. Maria delle Fornaci; Fiumicino: Cimitero Santa Ninfa -Cappella Paci-Zambelli, bassorilievo in ceramica smaltata (2,40 mx 1,20 m).
Siena: Ciborio ed altare per la Chiesa di San Miniato (vincitore di concorso pubblico); due formelle bronzee per il Giubileo 2000 per la Chiesa di Santa Maria Maddalena di Torrenieri (Si);
Trapani, San Vito lo Capo: altare bronzeo della Cattedrale e bronzetto di San Vito;
Lugano: Cimitero di Gentilino-Collina d’Oro: “Angeli della Resurrezione” (due sculture in bronzo h. 2 m.) e “Viti con volo di colombe” (due bronzi h.1,80, per le nicchie della cappella);   “Concertino per la Collina d’Oro” scultura in bronzo (h.1,80 cm) posta in un giardino pubblico;  Sei formelle in bronzo per il portale della chiesa di S. Abbondio a Gentilino/Lugano.
Salerno (Giffon)i: “Maternità” (scultura in bronzo h. 2 m ) per la piazza di S. Maria a Vico.
Rovereto (Trento), Fondazione Campana dei Caduti e della Pace: “Riposizione”, scultura in bronzo, h. m.3,50.
Fermo (Montefortino)), Santuario della Madonna dell’Ambro: “Annunciazione” (due candelieri in bronzo/ottone alt. cm.80 ca)
Ripatransone, Banca Credito Cooperativo, “La notte di San Lorenzo”, terracotta patinata, cm.60.
Sculture di Capri Otti sono conservate nel:
Museo-Biblioteca Europea “Giuseppe Vedovato” nella Città di Greci (Avellino), sette bronzetti;
Museo di Arte Sacra di Serrapetrona (Macerata): “Attesa” ceramica con intarsi musivi;
Museo Guelfo di Fabriano, “Omaggio a Guelfo: la notte di San Lorenzo”, terracotta;
Comune di Crotone (Collezione Luigi Tallarico), una terracotta.
Museo dell’Abate, San Martino al Cimino (Vt): bronzetto di S. Martino col povero.
Bibliografia:
“Gli Angeli del Ponte di Capri Otti” (Roma/Strasburgo, 2000) con recensioni di Salvatore Italia, Renato Civello, Luigi Tallarico, Stefania Severi.
Claudio Rendina, “La grande guida dei monumenti di Roma”, Newton&Compton ed.,2002
“I Tesori di S. Abbondio”, Ed. Collina d’Oro,Lugano, 2002
Renato Civello “Artisti del Novecento a Roma” Ed. Rendina, 2003: “Capri Otti: il vulcanismo dello
spirito-forma”
Rivista Fermenti n°223, 225 “Gli Angeli di Capri Otti” a cura di Donato Di Stasi
Claudio Rendina, “La Grande Enciclopedia di Roma” Newton &Compton Editori, 2000
Claudio Rendina, “Roma per dire”, Rendina Editori,2005
Pietro Messana : L’Altare di Capri Otti, in “Memoria e Futuro: un antico santuario accoglie l’arte contemporanea” 2005;
Giulio Cipollone, Aggiornamenti iconografici e nuovi canoni di estetica “Leggere e rileggere il mosaico di San Tommaso in Formis (1210-2010)”, Gangemi Ed.
Alberto Robol,”Maria Dolens  Regina della Pace. 17 anni di Reggenza della Fondazione”, Edizioni del Faro,2021.

Luciano Capriotti








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