"Dalla Vigna alla Tavola – Le Marche a Piccoli Sorsi", si è concluso Martedì, 30 novembre, il progetto finanziato dalla regione Marche per promuovere le eccellenze enologiche e culinarie del territorio.
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
<<È stata una serata speciale, come del resto lo sono state anche tutte le altre dieci del progetto. In particolare, martedì 30 novembre, abbiamo concluso veramente in bellezza! Lo chef ci ha sopreso con un menu elegante nella veste, gustoso al palato ed anche i vini che il sommelier ci ha proposto in abbinamento alle pietanze sono stati eccellenti. Del resto siamo consapevoli che le cantine ed i produttori scelti per il nostro progetto, rappresentano delle eccellenze del territorio esportate in tutta Italia, e anche oltre i confini nazionali. L'esperienza è stata molto apprezzata dai commensali che di volta in volta ci hanno dato numerose soddisfazioni, ma la più grande è sicuramente quella di aver fatto conoscere ed apprezzare il nostro territorio nella sua totalità: vini, prodotti gastronomici, ma anche storia, arte, bellezze paesaggistiche, non solo della costa ma anche dell'entroterra, così da favorire una destagionalizzazione del turismo locale. Con questo progetto siamo riusciti a sostenere concretamente il nostro territorio. Ringrazio pertanto, l'assessore Carloni della Regione Marche che ha realizzato questo bando, permettendoci così di valorizzare e promuovere le eccellenze marchigiane e, allo stesso tempo, di rafforzare il turismo locale>>. Sono state le parole di Anna Amici, ditta capofila del progetto "Dalla Vigna alla Tavola – Le Marche a Piccoli Sorsi", nonché organizzatrice degli eventi e Presidente AFI (Associazione Famiglia Impresa). Quello di Martedì 30 Novembre, presso il ristorante "Cucina al Porto – Since 1978 Grottino Dea" di San Benedetto del Tronto, è stato l'ltimo degli undici appuntamenti del progetto realizzato con il contributo dalla Regione Marche – Coordinamento della comunicazione a cura del servizio per le politiche Agroalimentari, che ha l'obiettivo di valorizzare, a livello enogastronomico e turistico, il territorio marchigiano, avviando un'azione promozionale specifica per il settore vitivinicolo di qualità, oltre alle produzioni agroalimentari, con il coinvolgimento della ristorazione e degli operatori turistici.
Durante la cena, sapientemente preparata dalle mani dello chef professionale Sabino Cianci, diplomato presso l’istituto alberghiero di San Benedetto del Tronto, tre sono state le cantine promosse dal Sommelier Simone Francioni appartenente all’AIS (Associazione Italiana Sommelier). <<Durante questa cena – ha affermato Francioni – abbiamo fatto fare ai nostri ospiti un viaggio del gusto alla scoperta di una zona specifica del marchigiano. Siamo partiti dalla Val d'Aso con una Passerina Spumantizzata dell'Azienda Agricola "Terra Fageto sas" di Pedaso, che ha accompagnato il ricco antipasto costituito da ostrica di bretagna, mazzancolle con stracciatella e tartufo nero, tartare di ricciola con aioli allo zafferano, seppioline scottadito con sale al tartufo, rosmarino e olive all’ascolana di pesce con alici panate. Poi abbiamo proseguito verso l'entroterra e ci siamo fermati a Monte Fiore dell'Aso con una Passerina dell'Azienda Agricola Biologica Centanni Giacomo che abbiamo abbinato con i maccheroncini di Campofilone IGP conditi con mazzancolle e burro al tartufo bianco e con la paella di pesce che ha fatto da ponte per introdurre l'ultimo vino della serata. Siamo quindi giunti, con il nostro viaggio immaginario, ad Offida con un Offida Pecorino dell'Azienda Agrobiologica Aurora. Il suo gusto forte e deciso ben si è amalgamato sia con la paella che con il rombo al forno al profumo di bosco. Infine - conclude - con il tris di dolci proposti dallo chef, ho voluto abbinare un Giaccio dell'azienda Terre dei Calanchi Piceni di Castignano, e per concludere il caffè del marinaio>>.
Oltre a quelle citate, altre quattro aziende hanno fornito le materie prime per la cena: Oleificio Silvestri Rosina di Spinetoli, Azienda Agricola Mestechì di Castignano, Bosco d’Oro di Ascoli Piceno, e lo Zafferano Piceno di Acquaviva Picena.
Presenti alla serata anche alcuni produttori che hanno fornito le materie prime per la cena e che, per l’occasione, hanno esposto i loro preziosi prodotti, raccontando la storia delle loro aziende, e rispondendo alle curiosità dei commensali.
Grande la soddisfazione di Manuela Cameli e Marco Falà, proprietari del ristorante Cucina al Porto: <<Abbiamo ricevuto un riscontro veramente positivo sia in termini di numero dei commensali, sia in termini di apprezzamento del menu e dell'iniziativa. La clientela è rimasta molto soddisfatta degli abbinamenti proposti dallo chef, dal sommelier e anche noi operatori della ristorazione siamo molto contenti, perché questo progetto ci ha fatto scoprire piccole realtà aziendali di eccellenza che non conoscevamo, e che altrimenti non avrebbero avuto spazio. La collaborazione che ne è nata, è stata molto feconda e speriamo quindi che l'evento venga riproposto anche negli anni successivi>>.
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