Dopo il fallito tentativo di mediazione in prefettura ad Ascoli, lo scorso 24 ottobre, i tre sindacati torneranno con determinazione in Regione, mercoledì 9 novembre, per rivendicare i diritti dei lavoratori

Redazione

ASCOLI PICENO
Si è svolto oggi, 4 novembre, il presidio delle organizzazioni sindacali di USB, Nursing-up, e NurSind davanti all'ingresso principale dell'ospedale "Mazzoni" di Ascoli, per rivendicare i diritti degli operatori sanitari dell'Area Vasta 5, dopo oltre due anni di turnazioni continue a causa dell'emergenza sanitaria, che hanno messo a dura prova il personale dipendente ascolano e sambenedettese. Dopo il fallito tentativo di mediazione del 24 ottobre in prefettura ad Ascoli, si tornerà in Regione, mercoledì 9 novembre, per illustratre determinate problematiche sul tavolo tecnico della giunta marchigiana, insieme all'assessore alla sanità Filippo Saltamartini.   

Le motivazioni principali che hanno portato allo stato di agitazione sono: l’espletazione preliminare necessaria e obbligatoria della contrattazione integrativa per la ripartizione delle risorse all’interno del fondo (ex art. 80) “Condizioni di lavoro e incarichi”, fondamentale per conoscere l'esatto ammontare. Tutt'oggi, della spesa 2022 relativa al Fondo “Condizioni di lavoro e incarichi” e se esiste la disponibilità delle risorse economiche, oppure, se lo stesso fondo risulta incapiente. È logico ritenere che solo dopo essere venuti a conoscenza di quanto sopra richiesto, la direzione sanitaria possa presentare proposta di accordo/budget da contrattare, e una volta sottoscritto CCI economico, predisporre l'organigramma come previsto dal regolamento Asur relativo ad incarichi di funzione. La costituzione definitiva del fondo “Condizioni di lavoro e incarichi” (e successiva contrattazione), comprensivo anche delle risorse messe a disposizione dal nuovo CCNL del comparto in fase di definitiva sottoscrizione, al fine di avere piena certezza delle risorse disponibili sul fondo, che come è noto, ribadiamo essere inferiore di circa 1.000 euro pro-capite. Contestazione determina 1.178 e 1.179 dell’Area Vasta 5 del 13 ottobre 2022, l’istituzione dei nuovi incarichi di funzione secondo le norme che saranno previste dal nuovo CCNL del comparto per gli anni 2019-2021, in fase di definitiva sottoscrizione, il riconoscimento dei tempi di vestizione Covid (40 minuti a turno), come da delibera regionale 1.522/2020, il riconoscimento dei tempi di vestizione, dei relativi arretrati, dalla sottoscrizione del CCNL del 21 maggio 2018, il riconoscimento dell'indennità di malattie infettive, ormai fermo ad aprile 2022 (7 mesi di arretrati), ai lavoratori che operano nei pronto soccorso e nei reparti Covid, la premialità Covid 2020 esatto rendicontazione Fondi dedicati, e residui certi per remunerare in gran parte in particolare lavoratori sanitari che hanno svolto il proprio servizio nei reparti Covid e il resto nei restanti reparti e servizi sanitari, la PEO 2022 (Progressione Economica Orizzontale) ed inizio Contrattazione stabilendo criteri oggettivi ed equi, in modo da poter ricomprendere coloro che non hanno ottenuto PEO nel 2019 e nel 2021, il riconoscimento del pagamento dei festivi infrasettimanali, negato da anni e diverse sentenze, delle scriventi organizzazioni sindacali, hanno sancito l'illegittimità di tale comportamento, il riconoscimento del pagamento di tutte le ore di straordinario (ancora insolute), l’aumento delle indennità varie (notturna, pronta disponibilità e festiva come previsto da CCNL, e da attuare in contrattazione decentrata). E ancora, le stabilizzazioni del personale per il superamento del precariato, in aderenza al Piano Asur previsto con determina (DG_ASUR 451 del 27 giugno 2022), la stabilizzazione del personale precario in riferimento alla normativa Covid con continuità lavorativa comprendente 18 mesi effettivi entro il giugno 2022, la revisione del Piano fabbisogno 2023 per un piano occupazionale straordinario per assunzioni stabili da graduatorie idonei concorsi Marche, sia infermieri che OSS, per coprire le gravi carenze di organico e riaprire servizi reparti chiusi e attivare stabilmente il reparto di malattie infettive. Infine, il diritto mensa e/o buono pasto sostitutivo, lo smaltimento ferie arretrate pari a circa tre anni al personale a tempo indeterminato e determinato, il mancato godimento delle festività soppresse 2022, l’acconto produttività 2021, lo sblocco della mobilità interna, bloccata nel 2020, il ripristino della legalità ed il rispetto dei diritti sanciti dalla normativa vigente, rispetto alla copertura dei turni di servizio, al riposo giornaliero e settimanale ed alle procedure non congrue relative alla copertura dei turni, i richiami in servizio e l’utilizzo dei social media per comunicazioni di servizio, preposti dal datore di lavoro.

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