L'insegnante di religione cattolica è da sempre attiva nel sociale, organizzando lodevoli iniziative sul territorio nazionale
Redazione
TORINO
Giancarla Perotti, esperta di filosofia personalista, ha presentato al Salone Internazionale di Torino, presso lo stand della Regione Marche, il suo recentissimo libro sull’educazione nel Pensiero di Jacques Maritain. L’autrice ha dialogato con la dottoressa Paola Sturba, funzionario della Regione Marche, esperta dell’editoria e membro della Commissione scientifica per l’editoria della Regione.
La dottoressa Sturba dopo aver presentato la professoressa Perotti ha affermato: “Nella nostra terra marchigiana è evidente, da sempre la dedizione per la cultura in tutte le sue forme, infatti il claim dello stand è appunto Marche. Dono dell’infinito, titolo che evidenzia il collegamento a una vita immaginaria tema del salone internazionale di Torino di quest’anno. La filosofia maritainiana nella nostra regione è stata molto apprezzata, a dimostrazione sono stati dedicati due numeri dei Quaderni del Consiglio Regionale (253 e 310) ambedue scritti dal professor Giancarlo Galeazzi”.
Nella presentazione sono state toccate alcune tematiche trattate dal libro “Maritain. Educazione Integrale per un umanesimo integrale”. La crisi che ha denunciato il filosofo non è passata anzi dopo 50 anni dalla sua morte è divenuta ancora più grande ed è importante confrontarci con il pensiero maritainiano e in particolare la categoria dell’educazione perché si parla tanto di umanesimo e nuovo umanesimo eppure il mondo è sempre meno umano perché non si può raggiungere un umanesimo integrale senza un’educazione integrale. L’obiettivo primario di qualunque politica che aspiri non solo al progresso, ma soprattutto alla sopravvivenza dell’umanità è trasformare la specie umana in UMANITÀ: pensiero che Maritain ha sostenuto in modo particolare in Umanesimo integrale scritto nel 1936. Il risveglio umano e l’amicizia sono stati gli altri punti trattati nella presentazione. “Questa metafora del “risveglio” ha detto la scrittrice “può ben essere considerata la condizione per aprirsi alla novità dell’umanesimo integrale; in altre parole, per non continuare nel sonnambulismo attuale dato che urge svegliarsi e affrontare il post moderno attraversandolo e anche superandolo. In tale ottica, l’umanesimo integrale si configura come nuovo modello antropologico”.
L’insistenza di Maritain sulla categoria amicizia sembra aver fatto il suo tempo ma non è vero: la categoria di amicizia; è una categoria che appartiene al pensiero classico, Aristotele, l’amicizia civile, Maritain la riprende e la ripropone anche nella versione evangelica. Questa categoria non è solo una categoria classica, sociale, è anche una categoria nuova e umana tanto che anche papa Francesco nella “Frates omnes” tratta della fratellanza e dell’amicizia sociale. L’amicizia è il senso più profondo della convivenza umana, quando vuole essere veramente umana, umanistica e umanizzante.
L’educazione deve produrre un risvegliamento umano, una sorta di nuovo illuminismo nel senso di un risvegliare, non freddo, non algido, ma capace di accendere i cuori. E affinché non rimanga solo teoria, bisogna amare non basta conoscere l’uomo esso si deve prendere la sua responsabilità.
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