Il teatro dell'Aquila ha ospitato in tre giorni il sottosegretario alla cultura Sgarbi, il presidente di Confindustria Bonomi e il ministro della salute Schillaci



Redazione

FERMO
In tre giorni la città ha avuto un'importante ribalta nazionale. Ribalta, è il caso di dirlo perché è stato il teatro dell'Aquila la cornice, il biglietto da visita, bello e prestigioso che ha ospitato l'8, il 9 ed il 10 dicembre eventi e personalità del mondo della cultura, dell'economia e del governo.
 
Andando in ordine, infatti, il sipario del Massimo fermano si è aperto il giorno dell'Immacolata Concezione con la presentazione della mostra d'arte "I pittori della realtà. Verità e illusione fra Seicento e Novecento". Sul palcoscenico il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi che è anche curatore dell'esposizione. Nel corso del suo intervento non sono mancate parole di apprezzamento per la città, la "Scala" di Fermo ha definito il nostro teatro, "terra di bellezza senza fine", parlando di Fermo e delle Marche, "regione ben conservata e ricca di arte". E l'elogio per "La Notte" di Rubens, l'opera nota come l'Adorazione dei Pastori ammirabile nella mostra, nella bella definizione del sottosegretario, che ha detto ai fermani di essere orgogliosi della loro terra. A questo è seguita la visita alla mostra a palazzo dei Priori che in questo ponte dell'Immacolata ha già visto numerose presenze, raccogliendo così i primi apprezzamenti e consensi.
 
Il sipario non ha fatto in tempo a scendere che si è nuovamente riaperto per un tema come l'economia, le imprese locali, specchio dell'andamento nazionale, per cui a fare richieste precise a nome degli industriali italiani è arrivato per l'assemblea annuale di Confindustria Fermo, il presidente nazionale Carlo Bonomi. Tanti i temi sul tavolo, dal cuneo fiscale, al Pnrr, dal tasso di occupazione, e alle previsioni della legge di bilancio. L'economia di uno dei distretti industriali più importanti del Paese, al centro di un dibattito da cui sono scaturite istanze per l'intero ambito nazionale.
 
E dall'aquila sovrastante la ruota dentata, simbolo degli industriali, al Picchio della Regione Marche per la Giornata delle Marche 2022 che ha chiuso la tre giorni parlando di sanità con il ministro della salute Orazio Schillaci. Un pomeriggio che ha ricordato le eccellenze in tutti i campi della regione, quanto avvenuto nel 2022 con un occhio al futuro, evidenziando il bello e il buono dei vari territori, le loro potenzialità.
 
Tre eventi per i quali esprime soddisfazione il sindaco Paolo Calcinaro che ha accolto e dato il benvenuto alle tre personalità: <<sono stati tre giorni - ha detto - che hanno visto la centralità di Fermo con iniziative di alto livello. La città al centro di appuntamenti importanti che ci ha visto protagonisti. Ringrazio tutti coloro che sono stati presenti, Confindustria Fermo, la Regione Marche ed il presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli, per aver scelto Fermo per eventi di questa portata>>.
 
Tre personalità che hanno anche avuto modo di visitare Fermo prima o dopo il loro intervento in teatro, apprezzandone la bellezza, oltre che del Massimo anche del palazzo dei Priori, e della sala del Mappamondo, che è stata anche l'immagine-simbolo della città nei presenti donati loro dall'amministrazione comunale, insieme a libri e pubblicazioni sulla città e al progetto artistico su Padre Matteo Ricci curato dal maestro Sandro Pazzi e dal dottor Paolo Sabbatini.

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