Progetto di attività sportiva a sostegno della popolazione carceraria organizzato dal comitato provinciale di Ascoli



Redazione

ASCOLI PICENO
Presentato ieri, giovedì 4 gennaio, in conferenza stampa, il primo torneo di calcio a 6 denominato "Il mio campo libero" che coinvolgerà la popolazione carceraria della casa circondariale di Marino del Tronto. Il presidente del Csi provinciale Antonio Benigni, insieme all'istruttore Valentino D'isidoro, ha illustrato alla direttrice della struttura Daniela Valentini, al capo dell'area educativa Cristina Sabatini, al vicesindaco Gianni Silvestri e all'assessore delegato del comune di Ascoli Massimiliano Brugni, quali saranno i passaggi cruciali di questa straordinaria manifestazione sportiva che vedrà la partecipazione dei detenuti sul terreno di gioco del medesimo penitenziario, e che affronteranno diverse squadre composte dalle associazioni del territorio. Le altre realtà, a parte quella dei reclusi, giocheranno anche sul campo del convento dei frati Cappuccini di San Serafino da Montegranaro.  
Il torneo nasce grazie alla sinergica collaborazione tra la direzione del carcere, il comune di Ascoli, Il Centro sportivo italiano, al quale è affidata la conduzione tecnica del torneo e alcune rappresentative di categorie del nostro territorio. L’iniziativa proposta rappresenta un'assoluta novità che, per la prima volta, si mette in gioco con ben sei squadre: la squadra della Confindustria, la Ykk, quella della Provincia, la squadra di Arti & Mestieri composta da vari professionisti e infine due formazioni composte da detenuti.

Sport come educazione alle regole, socializzazione e autostima, ma anche per un benessere psico-fisico utile soprattutto per carcerati affetti da disagio mentale sempre più presenti nell’istituto ascolano.

La Costituzione dice che il detenuto debba espiare la pena, ma la detenzione deve essere un momento di crescita e non di regressione. Lo sport è un grimaldello che permette di rompere certe catene. Lo sport è un insieme di regole, di forza, disciplina, e quindi portare i principi dello sport all’interno degli istituti significa dare alle carceri gli strumenti di crescita civile.

"Il mio campo libero" è un progetto del comitato provinciale Csi di Ascoli che intende promuovere quella salute e quel benessere che certamente porta in ognuno l'attività fisica specie se inquadrata in un processo di rieducazione. L'obiettivo è quello di sviluppare e aumentare la fiducia in ogni persona ristretta dell'area penale con il corpo e il movimento, consentendo quindi la crescita e la consapevolezza dei propri mezzi. Sono necessari programmi ad hoc, di qualità e di accompagnamento, mettendo in campo le professionalità giuste per ottenere i risultati attesi.
E’ questo il proposito del Csi provinciale che dal 2017 con tre appuntamenti settimanali di due ore cadauno per un periodo di dieci mesi nell’arco dell’anno, ha avviato nel centro di detenzione del carcere, in collaborazione con la direzione e gli uffici dell’amministrazione carceraria.

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