La Cna di Ascoli: "Necessaria la proroga per i condomini"
Redazione
ASCOLI PICENO
Con il nuovo anno ormai alle porte e il 2023 ormai giunto alla conclusione, migliaia di cantieri, famiglie e imprese del Piceno e delle Marche attendono ancora di conoscere il proprio destino.
La riduzione del beneficio del Superbonus al 70% prevista a partire dall’1 gennaio, infatti, provocherebbe effetti economici e sociali devastanti, andando a peggiorare ulteriormente un quadro generale decisamente complesso per via dei crediti incagliati e da mesi in attesa di uno sblocco che tarda ad arrivare.
Si tratta di una questione ormai annosa e ben nota ai residenti negli 11.489 edifici marchigiani coinvolti, alla fine di ottobre, nei lavori di efficientamento energetico, per un giro di affari da 2,5 miliardi di euro di investimenti complessivi. Secondo le stime più recenti, un cantiere su quattro tra i 3.045 condomini (per 1,6 miliardi di investimenti), 5.354 edifici unifamiliari (615,7 milioni di investimenti), e 3.090 unità familiari indipendenti (288 milioni) non riuscirà a concludere i lavori entro la scadenza del 31 dicembre.
Al di là dei rischi connessi alle eventuali corse contro il tempo per chiudere i cantieri entro la fine dell’anno, l’assenza di novità sul fronte legislativo rischia di compromettere l’efficacia di una misura che, nelle Marche, è stata in grado di contribuire all’1,5% del Pil regionale, generando un investimento medio di 525.000 euro per i condomini, 115.000 per gli edifici unifamiliari, e 93.000 per le unità immobiliari indipendenti.
Per questa ragione, sulla scia di quanto evidenziato a livello regionale da Cna costruzioni e Confartigianato edilizia, la Cna picena ribadisce la necessità di una proroga di almeno tre mesi per i condomini, utile a scongiurare il rischio di contenziosi tra cittadini e imprese, con un impatto ridotto sulle finanze pubbliche e notevoli vantaggi per le realtà imprenditoriali e sociali coinvolte.
La proroga che l’associazione territoriale di Ascoli auspica verrebbe concessa a fronte della realizzazione di almeno il 60% dell’intervento globale al 31 dicembre 2023, consentendo comunque un ulteriore Sal (Stato avanzamento lavori) di qualunque importo da presentare entro il mese di gennaio per l’attestazione dei lavori.
Si tratta di una misura indispensabile per assicurare agli addetti ai lavori una exit strategy ordinata e ragionevole dal Superbonus, garantendo le condizioni di sicurezza necessarie per chiudere i cantieri e scongiurare così il rischio di opere incomplete e interminabili contenziosi.
«Alla luce dei continui cambi di rotta, delle difficoltà legate al blocco dei crediti fiscali e delle limitazioni imposte al Superbonus nel corso degli ultimi mesi, è più che opportuno che le istituzioni concedano una proroga ai condomini a fronte di una percentuale minima di completamento dei lavori - commentano Francesco Balloni e Arianna Trillini, direttore e presidente della Cna di Ascoli -. Per evitare ulteriori complicazioni, la semplicità dovrà rappresentare il principio ispiratore di questo indispensabile provvedimento, che avrà il compito di mettere imprese e famiglie nelle condizioni di terminare i lavori in sicurezza senza rinunciare alla detrazione al 110%».
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