Il sindacato chiede alla direzione sanitaria di riattivare i reparti Covid nel nosocomio di San Benedetto
Redazione
EMERGENZA
<<Con la sua replica alla denuncia di USB Area Vasta 5 di giovedì, 21 aprile, la direzione conferma di fatto la presenza di pazienti positivi al Covid in reparti che erano “puliti” sia nell’ospedale di San Benedetto (geriatria), che nell’ospedale di Ascoli (ortopedia). USB ribadisce che dopo oltre due anni dall’inizio della pandemia questo fatto è assurdo e inaccettabile. Con le sue decisioni l’Area Vasta 5 mette a rischio la sicurezza, non solo dei lavoratori, che infatti sono risultati positivi al Coronavirus in diverse unità, ma di tutte le persone che frequentano i reparti. I pazienti contagiati in ortopedia non sono stati prontamente isolati presso la 'Pneumo Covid' come affermato dalla medesima azienda, ma assistiti per diversi giorni in reparto, in un'unica stanza da quattro posti letto, a causa di mancanza di disponibilità nel reparto preposto. Tant’è vero che sono stati bloccati i ricoveri, decisione saggia per evitare ulteriori contagi, ma che ha causato l’evidente diminuzione di posti letto puliti. Non comprendiamo perché non si sia adottata la stessa decisione nel reparto di geriatria dove permangono, come affermato anche dall'azienda, 4 pazienti positivi al virus. Rispetto al fatto che in caso di necessità, viene creata un'apposita corte con percorsi dedicati, sottolineiamo che non si possa ritenere ottimale il fatto che in un unico corridoio i lavoratori devono indossare i dispositivi di sicurezza individuale e togliergli, procedura complessa e delicata che necessiterebbe di spazio apposito, ma che invece viene fatta in mezzo al corridoio davanti alla stanza dei positivi. Questi sarebbero i percorsi definiti e codificati? È evidente che non siano né ottimali né separati e distinti. Su questo sollecitiamo e attendiamo la verifica dell’RSPP (responsabile sanitario prevenzione e protezione) al quale abbiamo inviato una lettera. Come USB riteniamo che l’azienda debba provvedere all’attivazione di tutte le precauzioni per evitare la diffusione del contagio. Lasciare pazienti affetti da Covid, seppur asintomatici, in un reparto con altri ricoverati non è certo conforme alle indicazioni nazionali. Data la recrudescenza dei casi di positività nel nostro territorio (Ascoli Piceno è la provincia con più casi di Covid in Italia, con un’incidenza di 972 casi ogni 100.000 abitanti, dice la fondazione Gimbe), USB chiede che vengano riattivati e riaperti i reparti attrezzati nell’ospedale 'Madonna del Soccorso' di San Benedetto. Al momento i posti letto in Area Vasta per i degenti sono la Pneumo Covid presso l’ex palazzina ‘Malattia Infettive’ dell’ospedale 'Mazzoni', con 18 posti letto, 3 posti letto presso l’U.O.C. Anestesia e Rianimazione di San Benedetto, e la RSA di Ripatransone con 28 posti letto. Rispetto all’indicazione del Gores (Gruppo operativo regionale emergenze sanitarie) di chiudere reparti Covid e di assistere i positivi in reparti ordinari, esprimiamo assoluta contrarietà e riteniamo che la sua eventuale attuazione metta a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti, aumenti il rischio clinico e aggravi il già insostenibile carico di lavoro degli operatori. Una scelta simile dovrà essere assunta dall’assessore regionale alla sanità per tutte le aziende sanitarie delle Marche e, per quanto riguarda l’Asur, dalla direzione sanitaria con precise indicazioni, e procedure applicative. Rispetto alla carenza cronica di personale, la direzione AV5, non dà alcuna concreta risposta: i lavoratori sono esausti e gli vengono costantemente negate riposi e ferie, mentre la proroga dei precari è del tutto insufficiente a chiudere le falle. Per quanto sopra esposto, ribadiamo la necessità di: attivare posti letto e reparto Covid nell’ospedale di San Benedetto, con tutte le procedure idonee a garantire la sicurezza di lavoratori e pazienti, assumere stabilmente da graduatorie concorsi e mobilità professionisti sanitari e sociosanitari con un piano straordinario di assunzioni ed il superamento dei tetti di spesa, la proroga per i precari, 300 unità tra infermieri, OSS, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, amministrativi, in scadenza il 30 giugno 2022, in pieno periodo di ferie estive, con un contratto di lavoro almeno fino al 31 dicembre 2022. USB chiede all’assessore alla sanità marchigiana, al direttore Asur, al direttore Area Vasta 5, e ai sindaci di Ascoli e San Benedetto di dare risposte concrete ai cittadini e ai lavoratori, stanchi di sentirsi dire che va tutto bene. Non va tutto bene ed è ora che ognuno si attivi per dare finalmente le risposte che tutti si attendono>>.
USB Area Vasta 5
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