San Benedetto ha aderito all'iniziativa culturale per erigere un monumento per celebrare il sacrificio dei soldati
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Il comune di San Benedetto del Tronto ha aderito al progetto del circolo culturale sardo "Su Nuraghe" di Biella, per la realizzazione di un'opera dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale nell'area monumentale "Nuraghe Chervu".
Il progetto, in via di completamento grazie alla partecipazione di diversi comuni italiani, ha ottenuto il favore del Ministero dell'Interno e consisterà in un omaggio al sacrificio dei soldati italiani, rappresentato da una composizione di lapidi recanti il nome del comune di provenienza, e il numero dei caduti registrati durante la Grande Guerra.
La lapide di San Benedetto del Tronto, scolpita a titolo gratuita dalla ditta "Perazzoli Marmi", è stata consegnata al sindaco Antonio Spazzafumo e sarà spedita al comune di Biella nei prossimi giorni.
La pietra reca il numero "106", il numero dei soldati sambenedettesi che hanno perso la vita durante il conflitto mondiale, i cui nomi sono stati rintracciati grazie a un'accurata ricerca svolta da Giuseppe Merlini dell'archivio storico comunale, che ha raccolto queste informazioni dalle delibere delle giunte e dei consigli comunali dal 1915 in avanti, dagli atti di morte e dalle lapidi ancora presenti sul territorio, che riportano con vari livelli di completezza, i nomi dei caduti.
"Il monumento che sarà realizzato - ha detto Spazzafumo - accoglierà la memoria collettiva di tutti i comuni che hanno partecipato all’iniziativa. Si tratta di un gesto forte che lascerà alle future generazioni una testimonianza tangibile del fatto che, a distanza di oltre un secolo, non abbiamo dimenticato e non vogliamo che si dimentichi ciò che è accaduto. Inoltre, proprio in occasione delle ricerche per la lapide, grazie agli sforzi dell'archivio comunale, per la prima volta sono stati raccolti insieme tutti e 106 i nomi dei concittadini sambenedettesi che hanno perso la vita nella Grande Guerra. Si tratta di un traguardo importante per la storiografia locale e la riprova che abbiamo ancora molto da scoprire sulla nostra città e sul suo passato".
© Riproduzione riservata - L'Alba