La promozione del ristorante pizzeria 'La Vecchia Lampada' di Martinsicuro è valida dal lunedì al venerdì, ed è una scelta studiata non solo per offrire aiuto concreto, ma anche per dare spazio proprio a quelle famiglie e a quelle persone che spesso nel fine settimana non riescono a trovare posto





Redazione
MARTINSICURO
In un periodo in cui il costo della vita continua a crescere e molte famiglie faticano ad arrivare a fine mese, esistono ancora scelte capaci di raccontare un diverso modo di fare impresa: più umano, più vicino alle persone e più attento alla comunità.
È il caso dei ristoratori Fabiano Di Buonnato, Letizia Di Buonnato e Gianluca Soragna, del ristorante pizzeria La Vecchia Lampada di Martinsicuro, che hanno deciso di proporre la pizza Margherita a 5 mila lire, oggi equivalenti a 2,50 euro, una cifra volutamente contenuta, per permettere anche a chi vive momenti di difficoltà di concedersi un pasto fuori senza sentirsi escluso.
La promozione è valida dal lunedì al venerdì, ed è una scelta studiata non solo per offrire aiuto concreto, ma anche per dare spazio proprio a quelle famiglie e a quelle persone che spesso nel fine settimana non riescono a trovare posto. Con questa iniziativa possono vivere un'esperienza piacevole senza affanni e senza pesare troppo sul portafoglio.
La loro non è una semplice iniziativa commerciale, né una trovata pubblicitaria. È un gesto concreto, nato dall’osservazione quotidiana di clienti che, negli ultimi mesi, hanno ridotto sempre più le uscite e le spese non indispensabili.
“La pizza è un piatto che unisce - raccontano i titolari - e ci dispiaceva l’idea che anche questo piccolo piacere diventasse un lusso per tanti”.
Per il ristoratore significa rinunciare a parte dei margini. Ma il guadagno è di altra natura: un rapporto più forte con il territorio, un locale che rimane un punto di riferimento, la possibilità di trasformare il proprio lavoro in un contributo alla vita della comunità. L’iniziativa sta trovando un riscontro positivo: famiglie che tornano a sedersi al tavolo, studenti, pensionati, persone che si sentono accolte.
“La scelta di una promozione nel mese di novembre l'abbiamo fatta per smuovere un pochino le famiglie e dare le possibilità a chi rinuncia a novembre di uscire, per vari motivi, tra cui quello dell'avvicinarsi del mese di dicembre, inevitabilmente molto gravato da spese, di poter uscire dal lunedì al venerdì con la spesa di 10 euro, mangiando magari quattro pizze, arrivando a 20 con l'aggiunta di bevande varie - affermano Fabiano, Letizia e Gianluca - abbiamo cercato in questo mese di dare la possibilità ai clienti, ma anche al punto di vista imprenditoriale. Spesso succede che dobbiamo mandar via i clienti il sabato, mentre durante la settimana si lavora poco. Invece di chiudere a pranzo, come fanno tanti colleghi, oppure aprire solo dal giovedì alla domenica. Lo facciamo anche per dare continuità al lavoro, per non mettere in condizioni di difficoltà i dipendenti con orari ridotti e quindi con uno stipendio decurtato delle ore lavorative legate a una chiusura: quest'ultima cosa vediamo che a livello italiano c'è una grande tendenza a fare ciò. Si tratta in ogni caso di una prova, anche per vedere la risposta della clientela. I prodotti, ci teniamo a sottolineare, sono sempre gli stessi, anche grazie alla comprensione dei nostri fornitori, che ci sono venuti incontro, rendendosi presenti nell'aiutarci in questa promozione”.
Dunque, in un mondo che spesso misura il valore solo in termini economici, questa storia ricorda che esiste un’economia della vicinanza, dove la solidarietà può nascere proprio nei luoghi più semplici: davanti a un forno acceso, a un impasto che lievita, a una pizza che arriva al tavolo e che, per almeno una sera, fa sentire tutti un po’ più leggeri.


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