A grandi passi verso la nascita della Destination management organization



Redazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Si è svolto, nella mattinata di venerdì 4 ottobre, nella sala giunta del comune di San Benedetto, l’incontro dedicato alla strategia di sviluppo turistico della Riviera e dei borghi del Piceno. Obiettivo centrale: la costruzione di una Destination management organization (Dmo) sostenibile, accessibile e innovativa, capace di trasformare il territorio in una destinazione turistica integrata, organizzata e competitiva a livello nazionale ed europeo.

L’incontro, convocato dal sindaco Antonio Spazzafumo, che ha aperto i lavori affiancato dall’assessore al turismo Cinzia Campanelli, ha visto la partecipazione di tutti i Comuni coinvolti al momento in questo progetto. Erano presenti infatti, i sindaci di Offida Luigi Massa, di Monsampolo del Tronto Massimo Narcisi, di Acquaviva Picena Sante Infriccioli, di Massignano Massimo Romani, il vicesindaco di Cupra Marittima Lucio Spina, gli assessori al turismo di Grottammare Lorenzo Rossi, e di Monteprandone Roberta Iozzi, il presidente del consiglio comunale di Ripatransone Stefano Fraticelli, il consigliere delegato del comune di Spinetoli Germana Gagliardi, e il consigliere con delega al turismo di Montefiore dell’Aso Emanuele Ciarrocchi.

Gli amministratori intervenuti hanno discusso in particolare del modello organizzativo più adatto. L’orientamento prevalente è quello di dare vita a un organismo stabile e professionale, capace di valorizzare competenze e figure di alto profilo, scelti sulla base del merito e dell’esperienza, e non di appartenenze o equilibri amministrativi. Tra le diverse opzioni, la Fondazione di Partecipazione si è rivelata la soluzione più promettente: è un modello già sperimentato con successo in altre Dmo italiane, che unisce pubblico e privato in un sistema trasparente, partecipato e in grado di garantire stabilità, continuità e capacità di attrarre risorse.

Il progetto nasce con il coordinamento dei Servizi turismo e politiche europee del Comune, che hanno promosso un percorso strutturato e partecipato, avvalendosi della collaborazione scientifica dell’università di Urbino e dell’università Politecnica delle Marche. Grazie a questo contributo accademico, la Dmo si fonda su un impianto metodologico solido, basato su analisi, ricerca e confronto con modelli virtuosi già affermati in Italia e in Europa.

Il cammino verso la Dmo è iniziato circa un anno fa con una serie di workshop partecipativi che hanno visto il coinvolgimento di operatori, associazioni e cittadini. Questi momenti hanno permesso di raccogliere visioni e proposte dal basso, creando un terreno comune di confronto e di progettualità, che oggi si traduce in una prospettiva di governance condivisa.

La futura Dmo della Riviera e dei Borghi del Piceno non sarà soltanto uno strumento di promozione, ma il vero motore del turismo territoriale. Tra i suoi compiti principali: coordinare i diversi attori pubblici e privati, sviluppare strategie a lungo termine, formare operatori, innovare i servizi, destagionalizzare l’offerta e attrarre nuovi target turistici. 
Tutto questo con un obiettivo chiaro: migliorare la qualità della vita delle comunità locali, riducendo l’impatto del turismo di massa e valorizzando le eccellenze culturali, naturali ed enogastronomiche.

Come sottolineato nel corso della presentazione, questo percorso rappresenta non solo un progetto turistico, ma un atto di leadership politica e culturale, destinato a lasciare un’eredità duratura alle generazioni future. La prospettiva è quella di una “Dmo della Riviera e Borghi del Piceno” che, entro il 2030, possa diventare un modello europeo di destinazione turistica integrata, sostenibile e innovativa.

L’incontro con i sindaci e gli amministratori rappresenta un passaggio fondamentale, ma non sarà l’unico momento di confronto. Gli stessi temi verranno infatti ripresi nei prossimi appuntamenti di capacity building, concepiti come tappe di progettazione partecipata che coinvolgeranno in maniera diretta operatori economici, associazioni e altri soggetti privati.

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