Galanti: "Attualmente, la possibilità di una pace giusta è incerta. Fin quando entrambi i governi vedranno la guerra come l’opzione migliore rispetto a un compromesso, il conflitto continuerà"



di Simone Corradetti

ASCOLI PICENO
La pace in ucraina sarà possibile? A quale prezzo? Sarà una pace giusta? A chiederselo è il console onorario della Moldova (circoscrizione Marche - Abruzzo) Roberto Galanti, che interviene nuovamente sulla spinosa questione del conflitto ancora in atto fra la Russia e l'Ucraina.

<<La pace in Ucraina - dice Galanti - dipenderà dal compromesso che le parti coinvolte saranno disposte ad accettare. Il prezzo potrebbe essere politico, territoriale, economico o umano. Alcuni possibili scenari includono: concessioni territoriali. L'Ucraina potrebbe essere costretta a riconoscere la perdita di territori occupati dalla Russia (Crimea e parti del Donbass), ma questo potrebbe essere inaccettabile per Kyiv e l’Occidente; neutralità dell’Ucraina. Un accordo potrebbe prevedere che l'Ucraina rinunci all'adesione alla Nato in cambio di garanzie di sicurezza internazionali. Tuttavia, questo potrebbe non bastare per fermare le ambizioni russe; sanzioni alla Russia. La pace potrebbe arrivare con la riduzione delle sanzioni contro Mosca, ma ciò implicherebbe un compromesso tra la pressione occidentale e la necessità di porre fine al conflitto; giustizia per i crimini di guerra. La pace potrebbe essere condizionata da richieste di processi per crimini di guerra, un punto critico che potrebbe ostacolare i negoziati; sostegno occidentale all’Ucraina. Se il sostegno militare ed economico all’Ucraina diminuisse, Kyiv potrebbe essere costretta a negoziare da una posizione di debolezza, accettando condizioni più dure. Alla fine, la questione è: chi sarà disposto a cedere di più e a quale costo? La possibilità di una pace giusta in Ucraina dipende da diversi fattori, tra cui la situazione militare, la volontà politica delle parti in conflitto e il coinvolgimento della comunità internazionale. Elementi chiave per una pace giusta: risultati sul campo di battaglia. Se una delle parti ottiene un vantaggio decisivo, potrebbe imporre condizioni sfavorevoli all’altra, rendendo la pace meno giusta e più una resa. Se invece il conflitto resta in stallo, potrebbe esserci spazio per negoziati più equilibrati; volontà politica. La Russia e l'Ucraina devono essere pronte a trattare su basi realistiche. Al momento, entrambe insistono su condizioni difficili da conciliare. L’Ucraina vuole la restituzione dei territori occupati, mentre la Russia vuole mantenere i territori annessi. Ruolo dell’Occidente e della Cina: gli aiuti militari all’Ucraina e le pressioni economiche sulla Russia influenzano la dinamica del conflitto. Anche la Cina potrebbe giocare un ruolo chiave nel favorire negoziati. Giustizia per i crimini di guerra: una pace giusta dovrebbe includere meccanismi per punire i crimini di guerra e garantire sicurezza alla popolazione civile. Scenari possibili: pace negoziata con compromessi territoriali. Potrebbe avvenire se entrambe le parti riconoscono l’impossibilità di una vittoria totale. Prolungamento del conflitto: se nessuno è disposto a cedere, la guerra potrebbe continuare per anni. Vittoria totale di una delle parti: poco probabile nel breve termine, ma possibile se il supporto occidentale all’Ucraina cala o se la Russia subisce una crisi interna. Attualmente, la possibilità di una pace giusta è incerta. Finché entrambi i governi - conclude Galanti - vedranno la guerra come l’opzione migliore rispetto a un compromesso, il conflitto continuerà>>.

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