Nel corso della serata si è parlato della speranza di pace come concetto profondamente radicato nella storia e nella cultura umana. Presente il vescovo di Ascoli e San Benedetto Gianpiero Palmieri e il console onorario della Moldova Roberto Galanti
di Simone Corradetti
GROTTAMMARE
Lectio magistralis ieri sera, martedì 25 febbraio, a Grottammare, nella sala convegni del Kursal assai gremita, organizzata dall’azione cattolica diocesana sul tema 'Economie di guerra. Il mondo attuale tra business bellico e speranze di pace'. Durante la serata ci sono stati interventi autorevoli e di alto spessore come quelli di monsignor Gianpiero Palmieri (vescovo di Ascoli e San Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto), e del professor Fabrizio Battistelli (ordinario del Dipartimento di sociologia dell’Università di Roma “La Sapienza” e presidente dell’Istituto ricerche internazionali archivio disarmo).
Ad aprire i lavori, con un saluto istituzionale, il sindaco di Grottammare Alessandro Rocchi, che ha ribadito quanto sia importante la pace, visti i numerosi conflitti ancora in atto nel mondo.
Nel corso della serata si è parlato della speranza di pace come concetto profondamente radicato nella storia e nella cultura umana. Essa rappresenta l'aspirazione universale a un mondo libero da conflitti, violenza e guerre. Speranza e pace costituiscono il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Tuttavia, la speranza di pace non è solo un'utopia. Essa richiede un impegno costante e concreto da parte di tutti, nessuno escluso, perché la speranza di pace è un motore fondamentale per il progresso dell'umanità. Essa ci spinge a superare le divisioni e a costruire un futuro in cui tutti possano vivere in armonia.
Quanto costa "𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎?". Nella discussione molto partecipata con domande poste dai presenti in sala, si è cercato di capire quali sono le ripercussioni di carattere politico e sociale che coinvolgono la nostra vita, e che derivano dall'attuale contesto bellico che si sta vivendo a livello internazionale.
Proprio per questo, ha partecipato all’incontro, il console onorario della Repubblica di Moldova (circoscrizione Marche - Abruzzo) Roberto Galanti, che nel suo intervento ha posto l’accento sull’importanza vitale della speranza. Galanti, oltre a portare i saluti istituzionali, ha lasciato il segno della sua partecipazione con la consegna ai due relatori di opere inedite preparate dall’artista internazionale Carlo Gentili (presente in sala). <<La speranza - ha detto Galanti - è che possa offrire un assist per poter arrivare non a una tregua, non a un cessate il fuoco, ma a una equa pace definitiva per poter tornare a una felice e tranquilla convivenza fra i popoli>>.
"Non esiste un modo per la pace, la pace è il modo" (Albert Einstein).
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