Personale sanitario in difficoltà con questa nuova ondata
Redazione
ASCOLI PICENO
L’emergenza Coronavirus non si ferma, come non si fermano gli operatori sanitari che stanno lavorando incessantemente da due anni. Con la nuova variante Omicron, il ministero della salute ha già ordinato alle regioni di riaprire i reparti Covid negli ospedali territoriali, constatando che le prossime otto settimane saranno critiche da un punto di vista epidemico.
Anche ad Ascoli Piceno, dopo una serie di sollecitazioni dell’USB (Unione Sindacale di Base), è stata riattivata la palazzina “B” (ex malattie infettive), per i pazienti Covid che necessitano di ricovero. In pochi giorni il reparto si è riempito con ben 16 degenti ospitati, e 8 posti letto occupati nell’O.T. (osservazione temporanea) rosso del “Mazzoni”.
<<Siamo esasperati - gridano dal sindacato - per questa nuova ondata che ci sta mettendo in serie difficoltà. I nostri lavoratori sono impegnati tutti i giorni con le criticità del caso, e chiediamo ulteriori tutele con l’assunzione rapida degli operatori socio sanitari e degli infermieri già presenti nelle graduatorie regionali. Al pronto soccorso si rischia sempre di restare con un medico a disposizione, creando lunghe file di attesa e disagi tra i cittadini. Chiediamo - concludono dall’USB - la riapertura dei reparti Covid nelle strutture di San Benedetto del Tronto, considerato che l’ospedale “Madonna del soccorso” era già attrezzato nella prima fase dell’emergenza>>.
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