Deposte corone di alloro dinanzi ai monumenti ai Caduti di piazza Roma (Ascoli), piazza della Libertà (Offida), e viale Secondo Moretti (San Benedetto)

Redazione

ANMIG
L'Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra (Anmig) della provincia, ha partecipato a tutte le iniziative nel Piceno per commemorare le forze armate e i Caduti delle grandi guerre. Ad Ascoli la cerimonia si è svolta in piazza Roma alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose del territorio con la deposizione di una corona di alloro.

A Offida, l'Anmig è stata rappresentata dalla vicepresidente del consiglio direttivo Maria Antonietta Barbizzi che è intervenuta pubblicamente per un breve saluto in piazza della Libertà, affiancata dal sindaco Luigi Massa e dal consigliere provinciale Isabella Bosano, per ricordare il sacrificio di molti giovani militari che sacrificarono la loro vita per ottenere i principi di libertà, giustizia, pace e democrazia.
<<Abbiamo celebrato - ha detto il primo cittadino offidano - la Festa dell'Unità nazionale e delle forze armate, giornata di ricordo e in onore ai Caduti di tutte le guerre. Abbiamo celebrato i nostri valori fondamentali, ricordando le tante persone che hanno contribuito a costruire l'Italia che siamo. Principi che tutti abbiamo il dovere di portare, ciascuno per il suo pezzo, nella vita di tutti i giorni come costruttori di speranza, perchè non siamo impotenti di fronte a un'attualità che ci mette ancora a confronto, purtroppo, con intolleranza, violenza, guerre che continuano a produrre sofferenze, e lutti di popoli. Grazie al consiglio comunale dei ragazzi e alle loro insegnanti, e ai tanti concittadini che hanno partecipato>>.

A San Benedetto, invece, il sindaco Spazzafumo ha deposto una corona dinanzi al monumento di viale Secondo Moretti, insieme al sottosegretario di Stato al ministero dell’economia Lucia Albano, e al comandante della capitaneria di porto, capitano di fregata Alessandra Di Maglio, con la benedizione impartita da don Nicola Spinozzi (cappellano militare della capitaneria).

Il sottosegretario Albano ha letto il messaggio rivolto alle forze armate del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono poi intervenuti il sindaco Spazzafumo e la comandante Di Maglio.

<<C’è chi giudica anacronistico rievocare fatti avvenuti più di un secolo fa - ha affermato il primo cittadino di San Benedetto -. Eppure quello che avvenne allora fu qualcosa di epocale. La vita nelle trincee, la comune esperienza del pericolo, l'ansia e il dolore condivisi da milioni di famiglie ebbero perlomeno un risvolto positivo: consolidarono un sentimento di popolo nel momento in cui l’Italia si avviava alla sua trasformazione in moderna realtà industriale. Oggi c’è un motivo in più per dire grazie alle nostre donne e ai nostri uomini in divisa - ha aggiunto Spazzafumo -. In un mondo che cambia, essi vedono sfumare il loro ruolo tradizionale di addetti alla difesa e alla sicurezza del Paese per assumere compiti nuovi ma ugualmente impegnativi come la presenza attiva nei territori più martoriati del pianeta, perché gli accordi di pace vengano realizzati appieno e perché si creino quelle condizioni necessarie a rassicurare le popolazioni indifese. Se istituzioni - ha concluso - nate e concepite per fare la guerra si trasformano in strumenti di pace e ricostruzione, vuol dire che un mondo migliore è ancora possibile>>.

© Riproduzione riservata - L'Alba