Le forze di polizia intensificheranno i controlli con l’apporto essenziale della polizia municipale e la Caritas si è impegnata ad avvisare gli organi preposti al primo emergere di situazioni potenzialmente critiche
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Nel pomeriggio di mercoledì 4 ottobre, il sindaco Antonio Spazzafumo ha partecipato ad Ascoli alla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica coordinato dal prefetto Carlo De Rogatis.
Si sono affrontate, tra le altre questioni, due situazioni che riguardano la città di San Benedetto: quella connessa alle attività di sostegno all’emarginazione della Caritas nel quartiere Ponterotto e quella delle palazzine incompiute ex Santarelli in prossimità dell’ex stadio Ballarin.
Per ciò che riguarda la Caritas, che era rappresentata dal vicedirettore Fernando Palestini e dalla dottoressa Chiara Verdecchia, partendo dal presupposto, ampiamente condiviso, che la struttura offre un servizio inestimabile per la collettività, sono state esaminate proposte per prevenire gli episodi di cronaca che purtroppo sempre più spesso si verificano in prossimità della struttura e che generano preoccupazione tra i residenti.
Si è convenuto che la zona dovrà essere coperta dall’impianto cittadino di videosorveglianza, e sono stati già attivati i tecnici competenti e trovate le soluzioni operative per la posa in opera dei cavi e delle telecamere, oltre al fatto che il prefetto ha proposto l’impiego di un servizio di vigilanza privata.
Le forze di polizia intensificheranno i controlli con l’apporto essenziale della polizia municipale e la Caritas si è impegnata ad avvisare gli organi preposti al primo emergere di situazioni potenzialmente critiche.
Per ciò che riguarda l’area ex Santarelli, ci sarà nei prossimi giorni un incontro tra il prefetto e la proprietà per trovare una soluzione che impedisca in modo strutturale l’accesso di estranei agli spazi e per poter procedere a una sua radicale bonifica.
Spazzafumo ha assicurato la massima attenzione dell’amministrazione comunale per le due questioni, valutando se necessario un intervento dell’ente per compartecipare, sia ai costi derivanti dal servizio di vigilanza privata alla Caritas, sia a quelli della bonifica dell’area Santarelli, considerata la complessa vicenda che interessa la proprietà di quel complesso.
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