Gli enti sottoscrittori si impegnano, dando seguito alle istanze pervenute sul punto dal corpo sociale, a promuovere forme sempre più efficienti di collaborazione tra amministrazioni statali e istituzioni locali, nonché tra istituzioni e cittadini
Redazione
FERMO
Venerdì 25 agosto, presso il palazzo Caffarini - Sassatelli, il prefetto Michele Rocchegiani, e il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, hanno sottoscritto, previo assenso del ministero dell’interno, alla presenza delle forze di polizia, il protocollo d’intesa avente a oggetto il progetto per il controllo di vicinato.
Il medesimo protocollo, si prefigge, in un’ottica di continuità con quanto già realizzato sul territorio del comune di Fermo con analogo protocollo sottoscritto in data 16 luglio 2020 e, dunque, valorizzando l’esperienza pregressa, l’obiettivo di rafforzare le forme in cui si esplica la c.d. sicurezza integrata o partecipata, consolidando il modello di collaborazione mediante cui le istituzioni pubbliche e i cittadini si adoperano, in conformità alle rispettive competenze, responsabilità e ruoli per prevenire l’insorgenza di elementi suscettibili di ingenerare situazioni di degrado del vivere sociale.
A tale scopo, gli enti sottoscrittori si impegnano, dando seguito alle istanze pervenute sul punto dal corpo sociale, a promuovere forme sempre più efficienti di collaborazione tra amministrazioni statali e istituzioni locali, nonché tra istituzioni e cittadini per favorire la costruzione di relazioni di comunità che siano funzionali a una proficua e corretta collaborazione della cittadinanza con le istituzioni secondo un modello sempre più efficace di sussidiarietà.
Tra l’altro l’aggiornamento di tale protocollo è particolarmente importante poiché è stimolato dalle associazioni di categoria e da soggetti attivi nelle zone interessate. È dunque un fattivo e non scontato esempio di collaborazione tra le istituzioni e i cittadini.
Il protocollo, recependo le istanze dei cittadini spontaneamente organizzatisi in tal senso, si propone di dare ulteriore impulso al progetto di controllo di vicinato, corredato del relativo vademecum operativo, che vede la partecipazione attiva dei residenti/dimoranti attraverso il recupero delle regole di “buon vicinato” e di “attenzione sociale” e il sostegno alle attività di prevenzione che possano consentire alle forze di polizia di giovarsi del più ampio quadro informativo possibile.
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