Per il trattamento anaerobico della frazione organica dei rifiuti solidi urbani volto a produrre biometano
Redazione
FERMO
Nuovo passo avanti per la realizzazione del biodigestore. La giunta comunale ha infatti approvato il progetto definitivo per l’impianto per il trattamento anaerobico dei rifiuti organici. Come si ricorderà a dicembre era stato riconosciuto un importante e storico finanziamento Pnrr (a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili), al Comune e alla "Fermo Asite" di circa 17 milioni e 500 mila euro per realizzare il biodigestore, premiando in questo modo una progettualità innovativa e funzionale.
L'impegno del sindaco Paolo Calcinaro: <<Si procede con questo importante progetto che a dicembre, quando ci sono stati riconosciuti i fondi Pnrr, ci ha visti sedicesimi in tutta Italia su 500 domande e tredicesimi nel centro sud. Sicuramente un risultato straordinario che consentirà di avere una produzione di energia a Fermo dal 2026, in quanto è una realizzazione complessa. Ancora un grande ringraziamento e un plauso all'Asite, a tutto il consiglio di amministrazione per il gran lavoro che ha fatto su questo progetto, al presidente, al direttore, e ai consulenti>>.
L'iter che ha poi portato a questo era già iniziato nel 2018, era culminato nell'atto di indirizzo approvato dal consiglio comunale nel dicembre del 2021, preceduto anche da diversi passaggi propedeutici in commissione consiliare dialoghi e incontri con le associazioni ambientaliste, cui era seguita l'autorizzazione ambientale della conferenza dei servizi in Provincia nei primi mesi del 2022.
<<Ora - come ricorda l’assessore alle politiche ambientali Alessandro Ciarrocchi - il prossimo passo sarà quello dell’indizione della gara a cura della SUA della Provincia entro il 30 giugno 2023. Questo impianto rappresenta un progetto ambientale strategico per la città e il territorio che ha il duplice obiettivo di ridurre i rifiuti finali e di produrre energia “verde” e “rinnovabile”, ottenendo biogas e biometano dai rifiuti organici. Nel lungo percorso che ci ha portato fino ad oggi e che ricordo essere partito sin dal primo mandato amministrativo, abbiamo fatto diversi passaggi in commissione, in consiglio e anche con le associazioni ambientaliste per illustrare l’opera dal punto di vista ambientale e da quello del piano economico finanziario. In questo contesto l’aver intercettato un importante finanziamento a fondo perduto dal Pnnr costituisce conferma della bontà del progetto>>.
Il progetto che ha proposto la "Fermo Asite", partecipata dal Comune e affidataria in house di servizi pubblici e di servizi strumentali da parte dell’ente stesso, oltre che proprietaria e gestore dell’impianto di smaltimento/interramento nell’ambito del Cigru, riguarda un sistema impiantistico complesso, costituito da una sezione di digestione anaerobica dei rifiuti per la produzione di biogas e la sua successiva purificazione per ottenere biometano. I rifiuti destinati a trattamento nel nuovo sito impiantistico saranno costituiti essenzialmente dalla frazione organica per una quantità, ridotta rispetto all'iniziale progetto, di 35 mila tonnellate all'anno, in gran parte proveniente dall’ambito dell’Ata 4 della Provincia.
Il sistema impiantistico progettato ha quindi i seguenti obiettivi:
• recuperare risorse;
• produrre energia;
• ridurre la necessità di discarica.
Al pari del gas naturale il biometano può:
• contribuire alla riduzione dell’emissione di gas serra;
• essere utilizzato come biocombustibile per veicoli a motore;
• essere immesso nella rete di distribuzione nazionale;
• essere trasportato e stoccato per la successiva produzione di energia anche in luoghi molto distanti dal sito produttivo.
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