Tutti lo ricordano come un uomo davvero speciale, colonna portante del circolo sportivo "Montanari"



Redazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Lutto nel mondo del tennis sambenedettese. All’età di 81 anni ha concluso l’ultimo game della sua vita Gian Antonio “Gianni” Larcher, conosciuto e stimato maestro che ha collaborato per anni con il circolo “Montanari” di Porto d’Ascoli. Erano i primi anni sessanta quando Gian Antonio Larcher per tutti “lo Zio” si stabilì definitivamente a San Benedetto del Tronto.
Uomo di sport sempre pronto a dare tutto sé stesso a chiunque fosse mosso dalla passione di imparare o anche solo migliorare, amante della lealtà e del sacrificio, col passare del tempo è diventato ogni giorno sempre più un’esplosione di empatia, riuscendo a contaminare i cuori di tutti coloro che abbiano avuto l’immensa fortuna di frequentarlo.

È stato un uomo davvero speciale, colonna portante del circolo sportivo "Montanari" dove insegnava ancora oggi, all’età di 81 anni, per ore ed ore al giorno senza cedere il passo nemmeno per un minuto, portando alcuni atleti ai vertici delle classifiche ognuno per la propria categoria più o meno professionale. L’importante per lui era “soltanto” tirare fuori la versione migliore di chi gli si affidava. Non solo atleti tra i suoi allievi, amava così tanto lo sport da saper trasmettere un’incredibile energia anche a uomini e donne suoi coetanei, che a causa sua cadevano nel fosso del tennis, rapiti dalla passione per questo sport.

La moglie Paola e i figli Lares e Giordana, insieme agli amici di una vita, erano la sua famiglia per la quale si è sempre battuto dando loro il massimo in termini di attenzioni e sostegno. Ha saputo essere al contempo una roccia inscalfibile esattamente come un uomo dolcissimo e l’amico che tutti avrebbero sognato di avere, in grado di comprendere fino in fondo chi gli stava davanti. Il tennis era per Gianni un’immensa passione, ma non minore di una virgola allo sci, sport che aveva tanto praticato in età giovanile, prima come atleta di eccellente talento e come maestro poi. A Porto d’Ascoli è davvero raro, probabilmente impossibile conoscere qualche concittadino che abbia sciato sulle piste delle Dolomiti senza conoscere “lo Zio”. Una guida imprescindibile della quale non si poteva più fare a meno, una volta che la si aveva conosciuta, in grado di generare emozioni e ricordi impressi oggi nella memoria di migliaia di persone. Sarà un caso, ma se a Porto d’Ascoli si pensa agli anni migliori della propria vita, per chi più e per chi meno, guardando bene in fondo ai ricordi, spunta sempre il volto di Gianni. Fu anche tra i primi nel nostro territorio a cavalcare il windsurf, portando così la gioia di vivere dalla montagna sino al mare.

«Il circolo "Montanari" - ha detto il presidente Fulvio Silvestri - intesterà il campo numero uno alla memoria di Gian Antonio Larcher, ben sapendo che è davvero nulla in confronto a quello che lui ha dato giornalmente a tutta la comunità. Probabilmente il soprannome affettuoso “lo Zio” è l’unica cosa sbagliata della nostra storia, perchè in realtà per la maggior parte dei suoi allievi Gianni è stato un grandissimo Papà».

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