Prosegue il progetto promosso da Movimento Lavoratori dell’Azione Cattolica di San Benedetto in collaborazione con la CNA Picena



Redazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Riscoprire e raccontare le tradizioni del territorio, da tramandare alle nuove generazioni con il coinvolgimento attivo di adulti e anziani in una serie di incontri dedicati alle storie popolari.

Sono queste le premesse de “Le panchine del racconto”, il progetto promosso dal Movimento Lavoratori dell’Azione Cattolica della diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto in collaborazione con la CNA di Ascoli Piceno, che dopo aver vinto la 16esima edizione del concorso “Idee in movimento” dell’Azione Cattolica nazionale si arricchisce di un nuovo capitolo dedicato alla cultura locale.

Nel pomeriggio di sabato 18 marzo, infatti, l’Ospitale - Casa delle Associazioni di Grottammare ha fatto da cornice alla presentazione de “Le panchine del racconto”, il libro curato dall’equipe del Mlac diocesano che raccoglie le quattro storie originali e le illustrazioni realizzate nei laboratori di disegno previsti dal progetto.

Il volume si rivolge a un pubblico di adulti e bambini desiderosi di scoprire più da vicino storie, tradizioni e cultura del Piceno, in un percorso di apprendimento e condivisione che, di racconto in racconto, intende trasmettere al lettore i valori condivisi in un viaggio iniziato a partire dalla scorsa estate.

È stato allora, infatti, che le quattro panchine di Acquaviva Picena, Grottammare, Rotella e Montedinove protagoniste del progetto sono tornate a splendere e a rappresentare un punto di riferimento per le rispettive comunità grazie all’estro e alla passione di Luciano Costantini, decano della falegnameria picena che, per conto della CNA di Ascoli, ha accettato con entusiasmo di mettersi in gioco e curare personalmente le operazioni di restauro.

Le decorazioni dell’artista Maria Cristina Pompei hanno poi fatto il resto, consolidando il rapporto tra panchine e territorio grazie al prezioso contributo di anziani e ragazzi coinvolti in un progetto che, a distanza di qualche mese, prosegue di borgo in borgo e, ora, di pagina in pagina.

Alla presenza di rappresentanti istituzionali, giovani e responsabili del progetto, la presentazione del libro e delle quattro storie originali scritte dai ragazzi dell’Azione Cattolica ha rappresentato un prezioso momento di confronto tra generazioni diverse, accomunate dall’amore per il territorio e dalla volontà di tramandare il nostro saper fare ai più giovani grazie all’esperienza di autentiche eccellenze artigiane del Piceno.

«Su iniziativa di Irene Cicchiello, responsabile del progetto per conto dell’associazione, come associazione abbiamo aderito con convinzione a un’iniziativa preziosa per i nostri ragazzi e per tutto il territorio - afferma Luciano Costantini -. Ho scelto di dedicarmi in prima persona al restauro delle panchine, mettendomi subito al lavoro. Credo molto nel risvolto sociale di questo progetto, che ritengo particolarmente utile per abbattere la distanza generazionale tra anziani e giovani, consentendo loro di condividere un momento all’insegna della riflessione e del racconto, come si faceva una volta».

«Siamo felici di aver contribuito attivamente alla riuscita di un’iniziativa lodevole e gratificante, in grado di risvegliare le coscienze - aggiunge Alvaro Cafini, presidente CNA pensionati Ascoli -. I ragazzi che hanno preso parte al progetto hanno proposto messaggi molto significativi nei loro disegni e rappresentazioni, affrontando con impegno e serietà un tema sociale particolarmente delicato, quello del dialogo intergenerazionale. In questo senso, la panchina rappresenta un mezzo prezioso per fermarsi, riflettere e ascoltare l’altro. In rappresentanza dell’associazione, ho voluto affidare ai più giovani un messaggio che ritengo fondamentale: siate imprenditori di voi stessi. Il segreto è vivere delle proprie passioni, amando il proprio lavoro e, nei momenti di pausa, godere appieno della bellezza della vita e del nostro territorio».

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