Un momento di confronto necessario per analizzare insieme le tante criticità che ad oggi impediscono alle aziende del Piceno di mettere in campo al meglio la propria professionalità
Redazione
ASCOLI PICENO
In un momento particolarmente delicato per le imprese del settore dei trasporti, con un’autostrada come l'A14 che tra rallentamenti e condizioni di sicurezza ormai del tutto assenti rappresenta un autentico incubo per chi è alla guida, costi di gestione in continuo aumento e ostacoli burocratici all’ordine del giorno, sabato 11 febbraio, la CNA di Ascoli ha riunito il direttivo Fita nella sede di San Benedetto per fare il punto della situazione su un comparto in forte difficoltà.
Un momento di confronto necessario per analizzare insieme le tante criticità che ad oggi impediscono alle aziende del Piceno di mettere in campo al meglio la propria professionalità, ma anche per informare gli imprenditori sulle ultime novità in ambito normativo.
Presenti all’incontro il coordinatore regionale CNA Fita Riccardo Battisti, il direttore della CNA di Ascoli Francesco Balloni e il responsabile territoriale Michael Jean Canala, che nel ringraziare gli associati per la nutrita partecipazione hanno confermato l’impegno dell'associazione al fianco delle imprese del trasporto sui diversi temi sul tavolo.
A cominciare dall’A14, che continua a mietere vittime innocenti obbligando auto e mezzi pesante a transitare ad alta velocità in gallerie a una sola corsia per senso di marcia. Da troppo tempo ormai, il tratto Piceno dell’autostrada non è in grado di garantire i requisiti minimi di sicurezza per cittadini e imprese. Per questa ragione, come confermato anche dal presidente CNA Fita Marche Roberto Grazioli, dalla presidente CNA Trasporto merci Ascoli Barbara Pietrolungo e dalla presidente CNA Trasporto persone Ascoli Deborah Caioni, già da qualche settimana la CNA ha intensificato i contatti con i rappresentanti delle istituzioni per individuare la soluzione più opportuna per ripristinare la viabilità ordinaria, sospendendo se necessario i lavori in corso fino alla definizione di nuove misure in grado di mitigare l’impatto dei cantieri sulla circolazione veicolare, ma continuando a lavorare sul fronte della terza corsia, tassello indispensabile per non allontanare dal territorio consumatori e investitori.
Non poteva poi mancare una riflessione sull’aumento dei costi del carburante ormai alle stelle e sulla necessità di un nuovo taglio alle accise per dare ossigeno alle imprese, costrette oggi, al netto di un recupero parziale concesso dall’Agenzia delle Dogane e dell’istituzione di un fondo dedicato all’acquisto del componente AdBlue, a convivere con sacrifici e incertezze, anche sul fronte delle revisioni dei mezzi. I continui ritardi della motorizzazione civile nell’elaborazione dei dati, infatti, contribuiscono inevitabilmente a impedire ogni sorta di programmazione alle aziende del settore, chiamate inoltre ad adeguarsi alle ultime novità normative.
È il caso del requisito di stabilimento, un ulteriore adempimento a carico di chi intenda avviare un’attività di autotrasporto merci conto terzi, ma anche delle imprese già titolari dell’autorizzazione per l’esercizio della professione di trasportatori.
«Le imprese del trasporto vivono ormai da tempo una fase particolarmente delicata - sottolinea Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli -. Si tratta di un settore cruciale per l’economia del Paese, che deve poter contare su maggiori tutele sia dal punto di vista del sostegno agli investimenti e ai costi di gestione che, in particolare, della sicurezza».
«Abbiamo fortemente voluto promuovere questa riunione di direttivo per analizzare insieme la situazione e tornare a fare rete tra imprenditori che quotidianamente riscontrano le medesime criticità - dice Michael Jean Canala -. Da parte nostra continueremo a essere al fianco delle imprese dialogando con gli enti locali e fornendo supporto e assistenza a chi, con fiducia, continua a investire sul territorio».
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