La minoranza offidana è pronta a dare battaglia attraverso gli organi competenti



Redazione

OFFIDA
<<Poco più di un anno fa - affermano dall'opposizione - abbiamo contestato all’amministrazione comunale l’addebito improprio delle spese di notifica degli avvisi di accertamento Imu per il biennio 2014/2015 e Tasi/Tari per l’anno 2015, circa 2.500 avvisi inviati dal comune di Offida. Il decreto ministeriale del 12 settembre 2012 stabilisce la ripetibilità delle spese di notifica relative agli avvisi di accertamento e ne determina l’importo di 5,18 euro (art. 2), malgrado questo l’amministrazione applicò un costo di 12 euro a cartella (pagate dai cittadini). La sintesi è semplice, così come la somma. I cittadini si sono trovati a pagare 6,82 euro in più (pari al 130% circa), di spese di notifica e l’amministrazione ha incassato circa 15.000 euro oltre il dovuto. Ora, a distanza di un anno, l’amministrazione attiva un’altra tornata di accertamenti Imu, seguitando a ripetere le spese di notifica per un importo superiore a quanto previsto dalla legge (5,18 euro come previsto dall’art. 2), pari a 10,65 euro (nel 2021 eravamo a 9,50). Verrebbe da dire che si continua a dare numeri a vanvera, ma la questione rattrista ancor più e vi spieghiamo il perché: visto il “balzello” delle spese di notifica, non congruo con quanto previsto dalla legge, alcuni cittadini hanno chiesto l’intervento del garante del contribuente delle Marche. Il garante nell’ottobre 2021 chiede spiegazioni all’amministrazione e nel dicembre 2021 formula le proprie deduzioni e “ravvisata pertanto prassi irregolare”, “formula raccomandazione a detta amministrazione perché si uniformi, per il recupero di dette spese, al disposto all’articolo 2 D.M. 12 settembre 2012”. Il garante del contribuente delle Marche, non avendo ricevuto riscontro, in data 10 Maggio 2022 sollecita l’amministrazione con una nuova richiesta. L'1 agosto 2022 - aggiungono - scrive di nuovo rimarcando che “resta tuttora priva di riscontro la richiesta di questo garante protocollo 122 del 10 Maggio 2022”. Arriviamo al 16 Novembre dove il garante per l’ennesima volta fa riferimento “al provvedimento adottato il 21 Dicembre 2021, e rilevo che codesta amministrazione persiste nello addebitare importo non conforme alle disposizioni richiamate nel provvedimento medesimo. Rimasto peraltro privo di riscontro”. Troviamo imbarazzante che l’amministrazione comunale non abbia mai risposto al garante, come troviamo illogico non addebitare in maniera corretta le spese di notifica come decreto ministeriale vuole. Rimarcando che sono sempre i cittadini a pagare oltre il dovuto, non possiamo non ricordare come nessuno abbia mai chiarito definitivamente il perché del pagamento di 27.850,49 euro di sanzioni civili e 4.769,99 di interessi di dilazione relativi al pagamento del debito verso l’Inps per il pagamento dei contributi che fanno capo all’ex sindaco Valerio Lucciarini De Vincenzi. Non Importa chi sbaglia, ma importa chi paga. Un anno fa chiudemmo con questa frase l’argomento - concludono - oggi lo ripetiamo con l’aggravante del mortificante silenzio dei nostri amministratori, nei confronti dei cittadini e del garante del contribuente delle Marche>>.

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