Il Comune ha stanziato 2.000 euro per gli studenti più meritevoli dell'istituto agrario "Ulpiani" di Ascoli
Redazione
OFFIDA
La giunta comunale di Offida ha stanziato 2.000 euro per l’istituzione di una borsa di studio in memoria di Roberto D’Angelo. La somma è stata erogata direttamente all’istituto tecnico agrario “Ulpiani” di Ascoli, dove D’Angelo insegnava, che potrà attribuirle in piena autonomia agli studenti più meritevoli.
La giunta ha evidenziato che “il professor Roberto D’Angelo si è prodigato nell’educazione dei giovani, trasmettendo i valori dell’istruzione come irrinunciabile patrimonio di conoscenze e soprattutto come strumento di crescita umana e relazionale, finalizzata a un apporto positivo alla vita sociale, oltre che a un migliore approccio alla vita professionale. Nella scuola come nella vita sociale e politica”.
La presentazione del premio è avvenuta presso l’istituto "Ulpiani" nella mattinata di oggi, 6 dicembre, alla presenza della dirigente Rossana Moretti, gli amministratori offidani Isabella Bosano e Davide Butteri, il sindaco Luigi Massa in collegamento da casa, perché affetto da Covid e i familiari di Roberto.
L’incontro si è tenuto nella cantina della scuola, nella sua zona prediletta, il luogo che tanto amava con i suoi studenti, colleghi e amici.
La dirigente Moretti ha anticipato che saranno assegnate 4 borse di studio del valore di 500 euro a coloro che si sono evidenziati per merito ed eccellenza nel settore in cui si è formato Roberto: due a ragazzi del 5° anno che si sono iscritti al 6° anno enotecnico, mentre due a ragazzi del 6° enotecnico iscritti a un corso universitario di viticoltura ed enologia. Il giorno della cerimonia di consegna verrà fissato a breve.
Diverse sono state le testimonianze di chi lo ha conosciuto. Dal sindaco Massa che l’ha definito <<una persona che sprizzava energia da tutti i pori che dove non arrivava lanciava il cappello. D’Angelo si è contraddistinto in tutti i campi in cui si è impegnato, con passione e la sua proverbiale naturalezza, con la serietà, la competenza, il sorriso, e lo sguardo. In tutto ciò che faceva esprimeva il meglio, era un protagonista e faceva sì che anche gli altri lo diventassero. Era il direttore della cantina e si adoperava come l’ultimo cantiniere. Ci teneva a formare una squadra unita, e ha lasciato un pezzo di sé a chiunque abbia collaborato con lui: chi lavora in cantina possiede una parte di ciò che Roberto faceva a 360°>>.
Il suo è stato un messaggio che gli studenti non dimenticheranno mai: la passione, lo spendersi per qualcosa in cui si crede, provarci sempre anche al costo di sbagliare e tenere ben salde nelle mani le redini della propria esistenza. Durante l’incontro è stato mostrato un video in ricordo del professor D’Angelo con il materiale fornito dai ragazzi.
© Riproduzione riservata - L'Alba