Successo per i due eventi realizzati per sensibilizzare sul tema della tutela ambientale
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Venerdì 30 settembre, a mezzanotte, si è conclusa la Notte Europea dei Ricercatori, che San Benedetto ha celebrato con una maratona di oltre 15 ore, durante la quale è stata presentata la grande ricchezza di competenze del personale dell’università di Camerino, con cui la città vanta una lunga storia di collaborazioni. La celebrazione si è tenuta nella cornice della “Maratona Sharper!”, una 24 ore 'no stop' di incontri, improvvisazioni, concerti e dibattiti animati dalle ricercatrici e dai ricercatori di 14 città italiane.
Il Museo delle Scienze ha organizzato un primo evento insieme agli operatori del Museo del Mare di San Benedetto. Protagonista della giornata è stato il Museo Ittico "Augusto Capriotti", nel quale si è svolta una visita guidata all’esposizione per gli alunni di due classi della scuola “Sacconi”. Un quiz finale ha visto i due gruppi battersi a suon di conoscenza fra spine velenose, squali e coralli per aggiudicarsi il riconoscimento in palio.
Il secondo evento è stato invece ospitato nel polo accademico UNICAM di viale Scipioni, ed è stato dedicato all’informazione e alla sensibilizzazione del pubblico sugli effetti del cambiamento climatico sulle aree costiere. In particolare, al centro del convegno è stato il caso studio della Riserva Naturale Sentina, ormai oggetto di monitoraggi da parte di UNICAM da oltre 10 anni. I relatori, gli ecologi Luca Bracchetti e Stefano Chelli e il climatologo Massimiliano Fazzini, hanno spiegato come l'aumento della frequenza e dell'intensità delle mareggiate abbia provocato danni sensibili agli ecosistemi della Sentina, danneggiando la fascia dunale e mettendo a rischio nel breve periodo anche la storica "Torre sul Porto", così come gran parte delle zone umide ripristinate tramite il progetto 'LIFE' di alcuni anni fa.
E' quindi stata l'occasione per lanciare un allarme e portare l’attenzione sulla necessità di un intervento tempestivo ed efficace a salvaguardia di questo prezioso spazio naturale. L’incontro si è concluso con l’intervento di Sergio Trevisani, funzionario del comune di San Benedetto, che ha evidenziato l'importanza dello stretto rapporto tra Comune e Università, illustrando lo sforzo in corso delle due istituzioni nel sostenere presso la Regione Marche la causa del contrasto all’erosione costiera.
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