L’edizione di quest’anno del progetto “Opera tua” è stata speciale perché dedicata all’arte delle donne
Redazione
FERMO
Finalmente parte l’ultima fase tanto attesa dell’edizione 2023 del progetto di Coop Alleanza 3.0 “Opera tua”, in collaborazione con Fondaco Italia, che vedrà il restauro dell’opera di Lucia Ricci (Fermo 1696/1789): la Madonna in gloria fra San Romualdo e Santa Scolastica.
L’edizione di quest’anno del progetto “Opera tua” è stata speciale perché dedicata all’arte delle donne: tesori prodotti da artiste che nei secoli hanno dipinto, scolpito, espresso il proprio talento in epoche storiche in cui anche la cultura, intesa come produzione artistica, era a esclusivo appannaggio degli uomini.
<<L’opera di Fermo, come si ricorderà, ha ottenuto a maggio il 63% delle preferenze sul sito di Coop Alleanza 3.0, superando anche quelle in gara di altre città più grandi - ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei -. Ora, con la collaborazione del progetto Opera Tua e Fondaco che ringraziamo, parte il vero e proprio intervento di restauro dell’opera di Lucia Ricci, conservato nella pinacoteca cittadina. Un intervento al termine del quale questa Pala d’Altare potrà essere ammirata all’interno dei nostri musei. Un ulteriore tassello del patrimonio artistico della città che viene valorizzato nella sua bellezza che fra poco verrà reso disponibile e restituito nella sua integrità>>.
L’opera
“Madonna in gloria fra San Romualdo e Santa Scolastica” (1735?) olio su tela (cm 228 x cm 129): si tratta di una pala d’altare proveniente dalla chiesa del monastero femminile di San Giuliano di Fermo. E’ l’unica opera sicuramente attribuibile alla pittrice Lucia Ricci ed è esposta al primo piano di palazzo dei Priori. L’iconografia è quella vicina al contesto originario del monastero legato alla spiritualità avellanita a cui è riconducibile il San Romualdo, mentre santa Scolastica si configura come ideale protettrice della comunità femminile.
L’artista
Lucia Ricci (Fermo 1696/1789), è stata una pittrice del Settecento. La sua attività si svolse interamente tra le mura della bottega di famiglia, circondata da uomini, il padre, il fratello, il cugino, la sua vita tra bottega e casa dove il suo compito era quello di accudire la madre, terziaria domenicana.
La libertà dagli obblighi del matrimonio permise a Lucia di perseguire la via della pittura. Un dipingere omogeneo, lineare, come se la donna avesse lavorato proprio per cercare una ideale perfezione.
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